Stamani leggendo il settimanale locale, l'Örebroar'n, che ci arriva a casa gratuitamente ho trovato una breve notizia molto interessante che riguarda proprio l'instegsjobb di cui ho raccontato nel post precedente. Riguarda una proposta del partito di (ultra)destra (Sverigedemokraterna, o semplicemente SD), attualmente in opposizione, volta ad abolire, in nome del principio d'uguaglianza, questa opportunità offerta ai neo-immigrati extracomunitari.
La notizia mi ha incuriosita molto, visto che proprio qualche giorno fa ho scritto dell'ingiustizia dell'instegsjobb che esclude i comunitari. Dopo una breve ricerca su internet ho scoperto che una proposta di modifiche al sistema è già stata avanzata l'estate scorsa anche dal Centerpartietfacente parte della coalizione di governo di centrodestra.
Siccome questa domenica la volevo dedicare ad esercitarmi con lo svedese, vi riporto la traduzione di alcuni testi. Per prima la brevissima notizia del settimanale locale.
SD vill stoppa jobb för invandrare, Örebroar'n, 18 gennaio 2012
L'SD vuole abolire il lavoro riservato agli immigrati. Ieri alla seduta del consiglio comunale sono state presentate dodici mozioni. Tra l'altro vogliono che "sia fermata la discriminazione degli svedesi sul mercato di lavoro del comune di Örebro" e sia proibita la carne di macellazione halal e kosher nelle attività commerciali del comune. L'SD ritiene che l'instegsjobb costituisca una discriminazione diretta in quanto indirizzato solamente ai gruppi etnici non svedesi. Ieri, martedì, il consiglio comunale ha preso una decisione sulla questione.L'articolo non rivela quale sia stata questa decisione.C'è anche un altro articolo del già citato Aftonbladet in cui si chiede l'opinione dei venti deputati parlamentari dell'SD sulla questione immigrazione. La domanda precisa è stata: "Perché volete fermare l'immigrazione e come pensate di farlo?" Ecco alcune delle risposte dei deputati:
Björn Söder, 34, segretario del partito, Helsingborg:"Vogliamo ridurla considerevolmente, non fermarla. Vogliamo venire a capo della segregazione, dell'estraniazione e dell'alto tasso di disoccupazione. Il primo passo per gestire l'inondazione è chiudere il rubinetto. Il primo provvedimento da prendere è ridurre notevolmente l'immigrazione dei profughi e dei loro familiari. Servono leggi più restrittive."
Mattias Karlsson, 33, segretario politico, Lund:"Per diverse ragioni. In parte per motivi economici, perché sottrae risorse ad altri campi dello stato sociale. In parte perché crea una spaccatura nella società in quanto non si ha più una base comune di valutazione. L'immigrazione costituisce una minaccia per il modello solidale di stato sociale svedese da tempo. L'immigrazione di massa ha portato a un aumento della criminalità. Noi vogliamo più o meno importare la politica del governo danese. Vogliamo che siano stabiliti dei criteri intelligenti per l'immigrazione dei profughi e dei loro familiari. Reindirizzeremo ed aiuteremo le persone in casa loro attraverso l'UNCHR. Vogliamo che siano triplicati i finanziamenti all'UNCHR."
Sven-Olof Sällström, 41, direttore di negozio, Östersund:"Vogliamo limitare l'immigrazione e ridurre del 90 per cento l'arrivo dei profughi e dei loro familiari. La politica dell'immigrazione è stata un disastro negli ultimi 30 anni, sia socialmente che economicamente. E' meglio aiutare sul posto. Ci sono 46 milioni di profughi nel mondo. Bisogna cambiare la normativ, diminuire l'immigrazione dei familiari ed accettare soltanto coloro che abbiano dei motivi fondati per chiedere l'asilo. La Danimarca ha gestito bene questo cambio di rotta."
Sono posizioni forti e parole dure per essere detti da svedesi (anche se da quelli di destra). Chissà cosa ne pensano i socialdemocratici... Su quest'ultimi consiglio un post recente di Federico che mi pare che conosca molto bene la politica svedese.
(Grazie a Gattosolitario e Davide per la correzione. Avevo confuso le sigle dei partiti e ho fatto una valutazione sbagliata, pensando che fossero stati i socialdemocratici a presentare questa proposta. Infatti, non mi tornava, anche se poteva avere un senso, dato che parlavano di principio di uguaglianza...)
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