Magazine Famiglia
Scrivo questo post soltanto per condividere con voi questo simpatico episodio di cui stamattina sono stata testimone e che mi ha offerto alcuni spunti di riflessione.L'obiettivo non è quello di fare propaganda politica.Stamattina sul treno era presente una scolaresca di bambini di quinta elementare, in genere io ed i miei compagni di viaggio siamo abituati ai ragazzi più grandi, quelli delle superiori, che (non tutti ovviamente) fumano di nascosto, urlano, fanno da sottofondo con il loro linguaggio non propriamente oxfordiano, e quindi tutto ci saremmo aspettati tranne che sentire quattro bambini di dieci anni parlare di politica.Il discorso è iniziato un pò in sordina quando uno dei bambini cercava di spiegare agli altri che anche se uno non vota direttamente S.B,quando nel proprio comune vota il sindaco dello stesso partito di S.B. è come se votasse lui.Alla fine uno dei suoi compagni, un pò spazientito, ha detto: "vabbè ma che ce ne importa tanto noi votiamo tra trent'anni"L'altro pronto: "si non ti preoccupare tanto quando noi avremo trent'anni lui sarà morto" e poi ha aggiunto "speriamo".
Ora senza entrare nel merito di quanto detto ho pensato che:
>I bambini quando parlano svelano un pò della loro storia, sia pur involontariamente ci dicono sempre un pò di più di quello che vorremmo e dovremmo sapere.
Chissà se anche mia figlia quando parla rivela qualcosa di me e mio marito.Credo di si.
>I bambini quando vogliono sanno veramente sorprenderci;
E questo chi è genitore lo sa.
> Nel bene o nel male i discorsi dei padri ricadono sui figli;
Quindi è bene fare molta attenzione.Sempre.
>Non sarebbe male se i bambini iniziassero ad interessarsi di "politica" quanto prima.