Salve pubblico!
Sono orgoglioso di introdurvi la special guest di oggi! Non è una novità per noi di Serialtvandicinema visto che l'avevamo già intervistata tempo fa (CLICCA QUI) ed ora ci regala un bellissimo commento fatto a "Julia & Julie", film dove viene rappresentata con i colori moderni una delle celebrità del food internazionale passate, la prima divulgatrice gastronomica televisiva Julia Child.
La protagonista di questa pellicola è interpretata dalla magistrale Meryl Streep e in tal sito non potevamo proferire verbo sul magico mondo dei fornelli.
In pratica al massimo facciamo la famigerata pasta al tonno e non di più!
Per questo ci sentivamo inadatti a recensire l'opera cinematografica della regista Nora Ephron.Quindi ci è venuta in soccorso la istrionica chef Laura Ravaioli di Gambero Rosso Channel e Cielo tv.
Vi quoto qui sotto la critica della signora dalle mille ricette culinarie! Buona lettura!
"Io, Julie&Julia.
Ho a lungo cercato le parole per dirlo in maniera educata ma non le ho trovate, come si fa a dire in modo carino ed educato che il film non solo non mi è affatto piaciuto ma anzi l’ho anche trovato irritante e noioso. Una superficiale commedia, sdolcinata e appiccicosa come una caramella già ciucciata, ecco cosa ne penso. La storia rigorosamente vera, parla di una tizia, Julie, che sentendosi una nullità decide di farsi conoscere dal vasto mondo realizzando una sensazionale e monomaniacale impresa: cucinare nel tempo limite di un anno tutte le 524 ricette contenute nel più grande libro di cucina francese scritto per americani, Mastering the Art of French Cooking, ma cucinare non le basta bisogna anche raccontarlo (altrimenti sarebbe tutta fatica sprecata, non trovate?) e così con l’aiuto di suo marito, perfetto come il Ken della Barbie, apre un blog. Pur essendosi infilata in un infernale tour de force: lavoro/famiglia/casa/spesa/cucina/blog, lei non si scoraggia, non cede e anche nei momenti più bui, come quando deve fare un uovo in camicia o il marito la lascia, oppure brucia lo stufato e il suo capo le fa mobbing, continua a sfornare ricette francesi complicatissime con la stessa facilità con cui Mary Poppins tira fuori gli oggetti dalla sua magica valigia. Ma forse il segreto di tanta abnegazione e poco pathos sta nel rapporto, nell’empatia che, secondo Julie, si è creata tra lei e l’autrice del libro ovvero Julia. Anche lei ha dovuto superare momenti difficili ma non ha mai buttato la spugna. Ma chi è questa Julia, il nume tutelare, lo spirito guida della nostra Julie? Per come la racconta il film è una stramba e anche un po’ ridicola signora americana, tutta strilletti e coccodè, che alla fine degli anni '40 per seguire il marito si trasferisce a Parigi e lì apprende l’arte della cucina francese; quindi insieme con due amiche raccoglie la sua esperienza in un libro, Mastering the Art of French Cooking, che dopo tante difficoltà e traversie riuscirà a far pubblicare coronando così il suo sogno. Tutto bene se non fosse che la signora in questione è Julia Child, la cuoca più famosa d’America, la donna che ha cambiato le abitudini alimentari degli americani, una delle più straordinarie e indiscusse icone americane del ventesimo secolo. La Child era indubbiamente una persona singolare, con una strana voce e una maniera di comunicare tutto sua e lo sapeva, tanto che non si è mai arrabbiata quando qualcuno la imitava prendendo in giro il suo modo di fare, anzi, essendo dotata di un'intelligenza fuori dal comune e di grande senso dell’humour, si è sempre divertita. Chissà se si sarebbe divertita anche questa volta guardando questa sua ultima parodia interpretata addirittura dalla grande Meryl Streep? Laura Ravaioli".