
Ieri, una sentenza della Corte Costituzionale, ha fatto cadere il divieto di fecondazione eterologa, sancito dalla nota "legge 40" del 2004. Un divieto che obbligava le coppie non fertili a rivolgersi a centri esteri - una scelta che comportava l'esborso di diverse migliaia di euro e quindi non accessibile a tutti, al ricorso davanti ad un tribunale (anch'esso oneroso), oppure alla rassegnazione. Ora non è più così, il diritto all'autodeterminazione delle persone ha trovato un altro riconoscimento, le coppie che desiderano diventare genitori non dovranno più stressarsi tra viaggi all'estero e tribunali, è una vittoria, prima di scomodare altre categorie più complesse, della ragionevolezza. Una vittoria ottenuta grazie al lavoro dell'associazione Luca Coscioni.




