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La Posta Elettronica Certificata – PEC

Creato il 04 ottobre 2010 da Antonio Conte
Secondo Audiweb i navigatori italiani registrati nel mese di Agosto 2010 sono poco meno di 24 milioni. In particolare sono maggiori del 14% rispetto all’agosto 2009. Circa 9,8 milioni di utenti attivi nel giorno medio. Tra questi dati ci siamo anche noi? Ma quanti, di noi usa la posta Certificata? Ultimamente, se ne sente spesso parlare, è vero, ma cosa sia in realtà, non moltissimi, lo sanno. Ed ancora, quali le differenze con la e-mail tradizionale? Brevemente si dica che chiunque può aprire, anche gratuitamente, una e-mail da uno dei molti gestori (ISP) presenti sul mercato, senza alcuna verifica sulla sua identità. Per gestire invece, un indirizzo e-mail certificato, qualcuno deve garantirne l’identità e pertanto ci si dovrà dichiarare all’ente che ne rilascia l’e-mail stessa. Per esempio il caso della PEC rilasciata gratuitamente dal Governo Italiano, e richiedibile al seguente indirizzo www.postacertificata.gov.it, chi fa il riconoscimento è uno sportello dell’ufficio postale di zona. Un’altra differenza con l’e-mail tradizionale è la certificazione della spedizione e della ricezione del messaggio, oltre ad eventuali allegati. Per attuare queste notifiche i server rilasciano notifica delle operazioni e conservano le tracce digitali fino a 30 mesi, come prescrive la legge. Naturalmente copia delle notifiche verranno inviate a chi spedisce i messaggi. In caso di perdita si potranno, quindi richiedere, duplicati. Un altro vantaggio è la possibilità di inviare messaggi secretati, o riservati alla persona destinataria. Si può anche impedire l’inoltro a terzi e per esempio la stampa del messaggio stesso, limitando la fruizione del messaggio solo alla lettura a video. Questo meccanismo è regolato da due “chiavi” che vengono rilasciate all’autore del messaggio certificato. Una “pubblica” ed una “privata”. Per le lettura del messaggio il destinatario deve avere una “chiave pubblica”. Per la lettura della e-mail marcata come “riservata” o “secretata” il destinatario deve avere anche la chiave privata. Da tenere presente che tali chiavi risiedono su un particolare PC usato. Ovvero che chi gestisce la posta certificata deve installare su quel PC la chiave. Pertanto se si inviano e-mail da altri PC esse non saranno certificate, a patto che si opti per la Posta Elettronica Certificata gestita in remoto, ovvero su server raggiungibile via browser. Riassumendo il vantaggio della PEC è quello di garantire: a) l’identità del mittente; b) l’invio e la ricezione del messaggio; c) la riservatezza del contenuto, che non potrà essere letto o intercettato da terzi. In tre parole: Identità, Sicurezza e Segretezza. A cura di Antonio Conte, Ufficio Stampa Titel

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La Rubrica “Formazione in Pillole” è a cura di Antonio Conte

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