Esiste un luogo dove non si dimentica. Un luogo che permette di ammirare, oltre che tornare indietro con la mente, il posto infinito dove uomini determinati, partivano per compiere lunghi viaggi. Il posto che non ha fine ai nostri occhi è il mare, gli uomini determinati e coraggiosi erano i Marinai, i nostri Marinai liguri e di tutta Italia, e il luogo che li ricorda è la Madonnina, in una teca di vetro, posizionata su una colonna nella nuova Piazza Caporale Tiziano Chierotti ad Arma di Taggia, esattamente di fronte alla piccola chiesetta di San Giuseppe. “AI CADUTI IN MARE” si legge chiaramente in una lastra di marmo del 1988. A tutti quegli uomini che per scoperte ma soprattutto per la guerra, hanno lasciato la loro vita in balia di quelle onde che non l’hanno più fatta tornare a riva. Il mare splendente, che in tutta la sua bellezza, in ciò che noi spesso consideriamo egoismo, trattiene i corpi dei nostri cari. Uomini giovani, valorosi, che partivano per poi non fare più ritorno. Qui, dove sorge questo monumento, uno spicchio di spiaggia è utilizzato come parcheggio di piccole imbarcazioni a vela. Minuscole barchette e catamarani assopiti ad aspettare l’arrivo della bella stagione, ad aspettare anch’essi, di potersi tuffare in quell’acqua cristallina. E che bella la statua della Madonna, sembra in bronzo e la sua espressione è dolce. Le sue braccia aperte. Una lucetta, la illumina anche di notte. E’ su, in alto. E dall’alto guarda tutti i passanti benedicendoli come ha benedetto i nostri Marinai prima dei loro lunghi e in questo caso tristi viaggi. Una preghiera in loro onore è stata posizionata ai suoi piedi, una preghiera toccante, dedicata alla protezione di Dio sui Marinai e su tutti gli Ufficiali della Marina Militare Italiana. Incastonata invece tra mattoncini color vermiglio, risalta nel suo blu cobalto, la scritta riportante la testimonianza della Medaglia d’Oro al Valore Militare. Un glorioso sacrificio, a quanto si legge, di queste vittime di sistemi più grandi di noi. Le quattro stellette agli angoli e la cornice intorno, sono dorate. Ma in basso, contro questa colonna, non ci sono solo scritte. Un simpatico timone e una pesantissima ancora verniciati di nero, fan da simbolo da una parte e dall’altra, a quella che è la navigazione. E se ne stanno appoggiati lì, dietro ad una catena che li recinta. A farsi guardare. Ad aspettare chissà cosa. Sotto il sole e sotto la pioggia. Se ne stanno li di fronte alla piccola e antica chiesetta anch’essa affacciata sul mare. Pure le persone amano starsene, sedute sulle panchine in questo luogo pacifico. Rilassandosi, mentre i bambini giocano e i piccioni sono costantemente alla ricerca di qualche bricioletta di pane. Non sanno mica, spensierati, cosa è successo in quel mondo azzurro che hanno davanti. Ma chi può saperlo? Solo i naviganti potrebbero raccontare ma quelli ai quali tutto ciò è dedicato, non ci sono più. Non fa niente, non importa, rimaniamo ugualmente qui a non dimenticare. Rimaniamo a rivolgere uno sguardo e un sorriso a questo luogo dedicato a loro.
Magazine Diario personale
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