La Premier League contestava a YouTube una serie di estese violazioni del copyright, attraverso la pubblicazione di video amatoriali delle partite ripresi dalla tv e successivamente caricati online. Per questo era stata lanciata una class action negli Usa, sulla scia di una separata causa da un miliardo di dollari intentata dal consorzio Viacom. Alla Premier, si erano unite la Federazione francese di tennis e diverse case discografiche.
A maggio di quest’anno, tuttavia, la battaglia legale ha subito una dura battuta d’arresto quando il giudice competente di New York ha respinto la class action sul caso, affermando che era “irrealistico” valutare tutte assieme le posizioni di chi lamentava una violazione del diritto d’autore. Una pronuncia, spiega il quotidiano inglese, che ha spinto all’abbandono della causa sia da parte della Premier che di quanti si erano aggregati strada facendo.
Come conseguenza più probabile, spiega il Guardian, i vari club inglesi ritorneranno a pubblicare in differita su YouTube gli highlights dei propri match; a processo in corso era severamente vietato.