Ieri sera, colti da un irrefrenabile quanto incontenibile attacco di autolesionismo, ci è venuto in mente di dare un’occhiata al Tg1, telegiornale che avevamo smesso di guardare dopo due soli giorni di direzione Minzolini. C’è da dire che in precedenza già Mimun e Riotta gli avevano dato una bella botta in termini di credibilità e di faziosità, ma quello dell’Augusto Director è patologicamente inarrivabile. Tralasciando per pudore (nostro) l’assurdo servizio su Gheddafi in Italia per qualche giorno di ferie, in cui un dittatore sanguinario e schiavista viene dipinto come uno statista al pari di Adenauer, la chiacchierata in solitaria di Capezzone e il giudizio positivo sul “processo breve” di uno sconosciuto ordinario di diritto, fra le tante notizie off-shore, ce n’è stata una che abbiamo pensato da subito meritasse un minimo di approfondimento da parte nostra. Il servizio strillava (citiamo a memoria), “l’Italia ha investito un pacco di soldi per la famiglia, la maternità e gli ammortizzatori sociali”. Detta così, uno che segue il Tg1 pensa di trovarsi di fronte a un governo che tutela la famiglia, la maternità, i disoccupati e gli svantaggiati, insomma una grande Compagnia delle Dame di San Vincenzo. Nulla di più falso. Minzolini ha semplicemente anticipato, stravolgendola, una notizia che oggi è su tutti i giornali. Titola, ad esempio, il Corriere della Sera: “L’Italia all’ultimo posto in Europa per le spese per la famiglia e la maternità”. Sottotitolo: “Dati del Ministero dell’Economia: impieghiamo l’1,4% del Pil, contro il 2,5% della Francia e il 2,8% della Germania”. Ma se uno dovesse accusare Minzolini di aver spudoratamente mentito, si ritroverebbe come minimo querelato per diffamazione. Estrapolando le percentuali, e parlando solo dell’Italia, verrebbe comunque fuori che il governo di Silvio ha aumentato di un ben 0,2% lo stanziamento a favore delle famiglie e della maternità portando il suo miserrimo 1,2% del 2007 all’1,4% del 2009. L’Italia, quindi, è vero che spende un pacco di soldi per le famiglie ma paragonata a se stessa, nei confronti delle altre nazioni siamo sempre all’ultimo posto. Ci consoliamo per quanto riguarda invece la spesa complessiva per il welfare, l’ambito dell’insieme delle prestazioni sociali. In Europa non siamo ultimi ma penultimi, grazie a un altro 0,2% in più siamo seguiti solamente dalla Polonia. Volete sapere qual è la media europea per l’insieme delle prestazioni sociali? L’8 per cento. Siamo sotto le medie europee anche per quanto riguarda la disoccupazione, molto più tutelata negli altri paese esclusi Malta e la Polonia che continua ad evitarci brutte figure da ultimi della classe. E pensare che questo doveva essere il Governo della famiglia, addirittura il governo di Robin Hood Tremonti mentre si è dimostrato il governicchio di Marchionne che continua a fare quel che cazzo gli pare nonostante la discesa in campo del silente Napolitano. Ma dopo le dichiarazioni di Tremonti al Meeting dell’amicizia tra i popoli di Rimini che (meno male) finisce oggi, nelle quali ha affermato che la sicurezza sul lavoro è “un lusso che non possiamo permetterci”, questo paese sta tornando addirittura ai livelli di fine Ottocento, come se più di cento anni di lotte operaie non fossero esistiti o facessero parte di una Storia tutta da rimuovere. Se pensiamo che perfino Romiti ha sottolineato l’importanza della concertazione sindacale, ci rendiamo conto di vivere in un contesto in cui chi grida più forte e chi ricatta vince facile. Comunque, tutta la nostra solidarietà a Sergio Marchionne il quale, tra le lacrime, ciucciandosi il calzino e accarezzando i bambolotti di Bonanni e Angeletti, ha detto: “In Italia nessuno mi capisce”! Meno i leader di Cils e Uil, ovviamente.
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La preveggenza di Minzolini e il calzino di Marchionne. Barnum ci fa un baffo.
Creato il 29 agosto 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Ieri sera, colti da un irrefrenabile quanto incontenibile attacco di autolesionismo, ci è venuto in mente di dare un’occhiata al Tg1, telegiornale che avevamo smesso di guardare dopo due soli giorni di direzione Minzolini. C’è da dire che in precedenza già Mimun e Riotta gli avevano dato una bella botta in termini di credibilità e di faziosità, ma quello dell’Augusto Director è patologicamente inarrivabile. Tralasciando per pudore (nostro) l’assurdo servizio su Gheddafi in Italia per qualche giorno di ferie, in cui un dittatore sanguinario e schiavista viene dipinto come uno statista al pari di Adenauer, la chiacchierata in solitaria di Capezzone e il giudizio positivo sul “processo breve” di uno sconosciuto ordinario di diritto, fra le tante notizie off-shore, ce n’è stata una che abbiamo pensato da subito meritasse un minimo di approfondimento da parte nostra. Il servizio strillava (citiamo a memoria), “l’Italia ha investito un pacco di soldi per la famiglia, la maternità e gli ammortizzatori sociali”. Detta così, uno che segue il Tg1 pensa di trovarsi di fronte a un governo che tutela la famiglia, la maternità, i disoccupati e gli svantaggiati, insomma una grande Compagnia delle Dame di San Vincenzo. Nulla di più falso. Minzolini ha semplicemente anticipato, stravolgendola, una notizia che oggi è su tutti i giornali. Titola, ad esempio, il Corriere della Sera: “L’Italia all’ultimo posto in Europa per le spese per la famiglia e la maternità”. Sottotitolo: “Dati del Ministero dell’Economia: impieghiamo l’1,4% del Pil, contro il 2,5% della Francia e il 2,8% della Germania”. Ma se uno dovesse accusare Minzolini di aver spudoratamente mentito, si ritroverebbe come minimo querelato per diffamazione. Estrapolando le percentuali, e parlando solo dell’Italia, verrebbe comunque fuori che il governo di Silvio ha aumentato di un ben 0,2% lo stanziamento a favore delle famiglie e della maternità portando il suo miserrimo 1,2% del 2007 all’1,4% del 2009. L’Italia, quindi, è vero che spende un pacco di soldi per le famiglie ma paragonata a se stessa, nei confronti delle altre nazioni siamo sempre all’ultimo posto. Ci consoliamo per quanto riguarda invece la spesa complessiva per il welfare, l’ambito dell’insieme delle prestazioni sociali. In Europa non siamo ultimi ma penultimi, grazie a un altro 0,2% in più siamo seguiti solamente dalla Polonia. Volete sapere qual è la media europea per l’insieme delle prestazioni sociali? L’8 per cento. Siamo sotto le medie europee anche per quanto riguarda la disoccupazione, molto più tutelata negli altri paese esclusi Malta e la Polonia che continua ad evitarci brutte figure da ultimi della classe. E pensare che questo doveva essere il Governo della famiglia, addirittura il governo di Robin Hood Tremonti mentre si è dimostrato il governicchio di Marchionne che continua a fare quel che cazzo gli pare nonostante la discesa in campo del silente Napolitano. Ma dopo le dichiarazioni di Tremonti al Meeting dell’amicizia tra i popoli di Rimini che (meno male) finisce oggi, nelle quali ha affermato che la sicurezza sul lavoro è “un lusso che non possiamo permetterci”, questo paese sta tornando addirittura ai livelli di fine Ottocento, come se più di cento anni di lotte operaie non fossero esistiti o facessero parte di una Storia tutta da rimuovere. Se pensiamo che perfino Romiti ha sottolineato l’importanza della concertazione sindacale, ci rendiamo conto di vivere in un contesto in cui chi grida più forte e chi ricatta vince facile. Comunque, tutta la nostra solidarietà a Sergio Marchionne il quale, tra le lacrime, ciucciandosi il calzino e accarezzando i bambolotti di Bonanni e Angeletti, ha detto: “In Italia nessuno mi capisce”! Meno i leader di Cils e Uil, ovviamente.
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