La prima auto in Sardegna

Creato il 13 maggio 2011 da Alessioscalas

La storia moderna delle miniere in Sardegna ha determinato, nel bene e anche nel male, una serie di primati fra i quali ricordiamo la prima industrializzazione dell’isola, il primo eccidio di minatori nel 1904 a Buggerru  cui seguì  il primo sciopero generale in Italia e, sempre in quel piccolo paese minerario, un ulteriore e curioso primato che ancora pochi conoscono. Vediamo di raccontarlo …

Nel 1902, la società mineraria francese chiamata Societè Anonime des Mines de Malfidano, affidò la direzione ad un giovane ingegnere greco di Costantinopoli, tale Achille Georgiades divenuto poi tristemente famoso. Ad un anno dal suo incarico, l’ing. Georgiades ricevette una bellissima e fiammante automobile: una lussuosa Decauville 10HP  nera, con i sedili in pelle. Si trattò di un evento eccezionale, era la prima automobile a circolare nelle polverose strade dell’isola e, più tardi, fu targata 13-1, dove con il numero 13 si indicava la provincia di Cagliari e con il numero 1 l’ordine di immatricolazione.

Prima di raccontare qualcosa su quest’auto, per capire il clima dell’epoca, occorre però farvi conoscere qualcosa di importante sulla società mineraria chiamata Malfidano!

Questa potente compagnia mineraria era stata costituita a Parigi una trentina d’anni prima, intorno al 1870, per iniziativa di un importante costruttore, l’ing. Hubert Francois Debrousse. Con le sue società, l’ing. Debrousse, realizzò i principali tratti ferroviari d’Europa e fra questi anche quello italiano, Roma-Civitavecchia. In seguito, acquisì la agenzia di stampa “France Press” e diventò editore del quotidiano parigino “Courrier de France”.

Debrousse, fu insignito della legion d’onore ed era già ricchissimo quando decise di investire nel settore minerario interessandosi alla produzione di lamine di zinco. Il materiale veniva estratto soprattutto nelle miniere di Buggerru e sarebbe servito per rifinire i tetti dei grandi palazzi in costruzione nelle più importanti città europee. La famiglia Debrousse ebbe lodevoli iniziative di beneficenza e,  grazie a loro ma anche grazie al sacrificio e al lavoro dei minatori sardi, fu costruito un istituto d’accoglienza per i poveri e i diseredati di Parigi, un ospedale fra i più importanti istituti di ricerca sulle leucemie infantili (Hospital Debrousse) a Lione e infine, finanziarono gli studi con i quali i coniugi Pierre e Marie Curie vinsero il Nobel nel 1903.

Le miniere principali della società si trovavano a Buggerru, un “paesino”che all’epoca contava circa 10.000 abitanti e, il nome stesso della azienda “Malfidano”, si riferiva alla omonima valle in cui sorgevano i cantieri. Per questo storico legame con la capitale francese, Buggerru fu chiamato la “Petit Paris”.

I Debrousse si misero in affari con l’ing. Paul Decauville, titolare di una delle prime fabbriche automobilistiche francesi. La società Decauville era diventata famosa per via delle locomotive, dei vagoni e delle strutture ferroviarie realizzate per i siti minerari. I rapporti fra le due società erano molto stretti e infatti, nei cantieri Malfidano si sperimentarono i “nuovi carrelli basculanti Decauville” con i quali si rendevano più agevoli le operazioni di svuotamento dei vagoni carichi di minerale. …”

La Decauville 10HP era una gran bella auto e poteva anche essere stata data in premio al direttore Georgiades. Essa aveva un motore bicilindrico, con valvole di aspirazione in testa e di scarico laterale.  Dal punto di vista tecnico l’auto era certamente migliorabile, infatti risultava troppo rumorosa e vibrante e quando partiva lasciava andare una grossa scia nera di fumo per la quale non passava inosservata. La “mitica” Decauville di Georgiades, non aveva la retromarcia e per questo veniva parcheggiata su una piattaforma girevole in legno, costruita appositamente all’interno del garage per agevolarne le manovre in uscita. Quest’edificio, recentemente ristrutturato dal Comune di Buggerru, era stato allestito assieme ad una piccola officina, all’interno del parco della direzione, nell’attuale “via dei Giardini”. La fiammante Decauville 10HP nera, pur essendo ammirata da tutti, rappresentava una ostentazione di ricchezza che mal si conciliava con la miseria dei minatori e del resto della popolazione.

E’ curioso sapere che il famoso industriale inglese Henry Royce si appassionò  alle auto proprio dopo aver acquistato, all’inizio del 1904, un’automobile identica a quella circolante a Buggerru e con il suo socio Charles Roll progettò un modello simile, ma un po’ più efficiente, rispetto alla prima Decauville 10HP.

Così, i due imprenditori inglesi prima potenziarono il motore, poi inserirono la retromarcia e gradualmente modificarono la carrozzeria della prima mitica Decauville. Dopo qualche anno, in Inghilterra, si cominciarono a produrre prestigiose e straordinarie automobili  col marchio: Roll-Royce”!

Tratto dal libro: La Valle della Calamina di Roberto Fadda.




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