La prima foto di Parigi
Questa foto di 173 anni fa è la prima foto di Parigi.
Louis Daguerre è uno dei personaggi più conosciuti del XIX secolo ed è conosciuto per essere uno dei pionieri della fotografia.
La dagherrotipia, il primo processo fotografico per lo sviluppo delle immagini, fu inventato proprio dal francese in collaborazione con Nicephore Niepce.
Nel corso di lunghi esperimenti i due cercarono continuamente un metodo che permettesse di bloccare l’immagine.
Si dice che Daguerre raggiunse il suo obiettivo per caso: l’inventore si accorse che un’immagine era rimasta immortalata su una lastra che aveva lasciato nel suo armadietto di chimica grazie alla presenza dei vapori di mercurio di un termometro rotto.
Il dagherrotipo era nato e sarebbe stato presentato al grande pubblico nel 1839 dallo scienziato François Arago presso l’Académie des Sciences.
L’immagine si ottiene attraverso una lastra di rame su cui viene applicata elettroliticamente una lastra d’argento. I tempi di esposizione sono lunghi e vanno dai 10 ai 15 minuti.
Quando Daguerre perfezionò la sua invenzione, i tempi di esposizione erano ancora più lunghi e si aggiravano intorno ai 30 minuti. Ecco perché i primi dagherrotipi rappresentavano paesaggi, viali o piazze vuote: tempi di posa così lunghi non permettevano di registrare oggetti in movimento.
Tuttavia esiste una eccezione.
Si tratta di una foto del boulevard du Temple realizzata nel 1939 che, oltre a essere la più antica foto di Parigi, rappresenta anche la prima foto che immortala un essere umano.
A sinistra, nella parte bassa della foto, è possibile identificare un lustratore di scarpe intento a pulire i piedi di un cliente. I due soggetti sono rimasti in quella posizione per almeno mezz’ora e sono stati immortalati dalla foto di Daguerre.
A causa dei lunghi tempi di posa, nella foto non compaiono le carrozze, i cavalli o la gente che passeggiava ma si distinguono perfettamente le sagome dei due personaggi.
Un altro aneddoto singolare ruota intorno a questo dagherrotipo del 1839.
Dopo aver sviluppato la lastra, Daguerre non si accorse subito della presenza dei due uomini sulla foto.
Fu solamente due anni più tardi, quando il francese invitò a casa sua un collega americano chiamato Samuel Morse, che la scoperta avvenne.
Morse, famoso per aver inventato il telegrafo e l’omonimo alfabeto, fece notare a Daguerre l’inconfondibile sagoma di un essere umano.