Carta della distribuzione delle imprese nelle Regioni d'Italia nel 2008 (dati Unioncamere)
Sempre più imprese in Italia sono impegnate nella produzione di prodotti eco-compatibili e il database più significativo al momento rimane il portale AcquistiVerdi.it . A partire dallo stesso portale possiamo vedere un’interessante mappatura di come questo impegno è profuso nella realtà italiana. Le aziende del campione, seppur non statisticamente rappresentative in termini assoluti, hanno tutte una o più certificazioni ambientali di parte terza riferite al prodotto (fra le varie Ecolabel, FSC, PEFC, Blaue Engel, White Swan). Nella prima immagine possiamo vedere la normale distribuzione delle attività imprenditoriali in Italia secondo i dati di Unioncamere del 2008, mentre nella seconda immagine abbiamo la mappatura della presenza regionale di imprese nel portale AcquistiVerdi.it. Il primo dato che salta all’occhio è una forte disparità fra nord e sud, con il primato di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che non sorprende più di tanto. La Regione Emilia-Romagna sembra quella che rispetto alle performance abituali ha una marcia in più quando si parla di prodotti ecologici.
Il crollo è vertiginoso nelle regioni meridionali e nel momento in cui parliamo di prodotti ecologici vediamo che la divaricazione fra settentrione e meridione si fa ancora più pesante del solito.
Questo dato ci pone di fronte già alcune indicazioni significative circa le modalità con cui l’innovazione in campo ambientale si applica a seconda del tessuto preesistente e come purtroppo il divario economico agisca fortemente in un circolo vizioso. Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna, Calabria hanno tutte una performance di distribuzione peggiori rispetto alle statistiche tradizionali.
Le imprese iscritte al Portale AcquistiVerdi.it nel 2009 distribuite per Regione (fonte: Falcone, 2010)
Non sembra quindi che siano cambiate poi tante cose circa la dinamicità delle imprese da quanto negli anni ’70 Bagnasco descrisse parlando delle note “Tre Italie”. Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino Alto-Adige e Toscana hanno effettivamente una marcia in più e in definitiva sia il triangolo industriale che le aree tradizionali di sviluppo delle PMI italiane si dividono nettamente dal Meridione e da alcune regioni del centro.
Il dato di per sé comunque non deve scoraggiare. Va detto che l’Italia è in testa per il numero di certificazioni Ecolabel, per quanto il dato sia ridimensionato dal fatto che a differenza di paesi come la Germania o Paesi Scandinavi non abbiamo una nostra certificazione nazionale. Va detto d’altro canto che il portale AcquistiVerdi.it contiene ad oggi solo 374 aziende registrate e sebbene il dato sia in crescita, pare chiaro che il mercato sia ancora inesploso.
Dati da “Green Public Procurement: Attori della Domanda, Attori dell’Offerta e loro Interazione nel Territorio Italiano”, di Samuele Falcone. Premio di Laurea Marra 2010. Pubblicato in esclusiva su ProgettiAmbiente.it
Per informazioni: samuele.falcone@libero.it
Autore: Samuele Falcone