Sabato pioggia. Oggi nuvoloso.
Così mi son detto: «Non c’è più tempo da perdere. Piantiamo tosto le prime colture!»
Contando su una temperatura mite mi metto di buona lena a estirpare erbacce e a zappettare due quadranti del mio orto – che è quadripartito, filosoficamente parlando aria acqua terra e fuoco.
«Ah, ti metti a vangare! Bravo! Ora ti scaldo un po’ io – dice il sole che mi avvista tra uno spiraglio di nuvola».
È piacevole sentire l’astro accarezzarci la pelle e lasciarsi cullare dai suoi raggi, ad occhi chiusi, distesi in amaca… ma non posso permettermi il lusso di zapparmi un piede, e gli occhi li tengo aperti, la statura eretta e pian piano comincio a togliermi la maglia, poi la maglietta e rimango in canottiera, con la fronte imperlata di sudore, gli occhi accecati dal giallo intenso del tagete e della dahlia. Sì perché quest’anno voglio un orticello ridente, colorato, profumato. Dopo tanta pioggia ho bisogno di colore.
Arriva anche la prima farfalla cavolaia, a far festa, a suo modo.
Cosa ho piantato nell’orto?
8 piante di pomodoro
4 piante di zucchine lunghe
4 piante di melanzane lunghe
1 pianta di salvia a foglia larga
1 pianta di salvia a foglia stretta
Altre colture… prossimamente su questo blog.
Buona primavera a tutti.
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