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Allora, spulciando fra le mie vecchie foto ne è emersa una storica.Ci sono, sullo Scarabeo 125, al Muraglione. La prima volta al Muraglione.Dietro c'è un racconto, dato che in questa stagione c'è poca moto in strada vi racconto un po' di “storia”.Allora, siamo nel 1997, lo so per due motivi: io ho la patente e si poteva ancora girare senza casco coi cinquantini.La foto ritrae una gita fatta a Firenze.Nel corso di quell'estate, che è quella del diploma, io e Johnny (che allora non era ancora Johnny) decidiamo di andare a Firenze, in scooter.L'idea è: partiamo, notte a Firenze, rientro.
All'epoca non eravamo veri e propri biker, ci si arrangiava con gli scooter.I mezzi dell'impresa erano:Aprilia Scarabeo 125 detto “Sergente Fritz” la cui unica “trasgressione” era la placchetta laterale che riportava erroneamente la dicitura 150. E' uscito così dalla fabbrica, forse, come i francobolli, valeva di più. L'ho adorato, scooterone speciale.Piaggio NRG 50cc che di originale aveva ormai solo la ghiera. Col fatto che era raffreddato a liquido risultava un po' “vitaminizzato”. E nella sua vita ha cambiato almeno tre colorazioni. Non ricordo all'epoca quale colore fosse. Comunque aveva prestazioni superiori al mio Scarabeo 125 finto 150.Anche l'abbigliamento non era quello da veri biker. Io però avevo già in me il seme della sicurezza. Infatti, alla partenza indosso: Scarponcini, pantaloni lunghi in tessuto grosso, panciera con le stecche per sorreggere la schiena, maglia in cotone a maniche lunghe, camicia, giubbotto, bandana di colore rosso e casco jet con visiera. Johnny, che da sempre è più ruspante, si presenta con pantaloni corti, scarpe da ginnastica, maglietta a mezze maniche. Senza casco e con lenti a contatto al posto degli occhiali.
Essendo Luglio, ad ogni sosta io mi spogliavo e sudavo come un cane. Lui prendeva un po' d'aria.All'andata facciamo la Colla, siamo fighissimi ed impegnati nella nostra missione.A Borgo San Lorenzo. Anzi no, prima di andare avanti rileggete com'era vestito lui e com'ero vestito io.Ecco, a Borgo San Lorenzo una cazzo di vespa si infila fra colletto del giubbotto, colletto della camicia, bandana e maglia di cotone. Mi becca tre volte: una sul coppino e due sul collo.Mi fermo, mi spoglio alla velocità della luce (via casco, giacca, camicia, maglietta, bandana), lei è ancora lì che vaga sulla mia schiena. Johnny la tramortisce e io la schiaccio. Ricordo ancora il male e quanto mi sentivo rintronato. E pure anche sfigato, cazzo, Johnny tutto il viaggio lo fa con la maglietta che fra l'altro si solleva sulla schiena per via delle turbolenze.Troviamo una farmacia, mi danno una crema che mi rende rincoglionito. Infatti, mi ritrovo al Hollyday Inn a Firenze e non so come. So solo che ci siamo arrivati. A quel punto mi sento un po' meglio, mi son ripreso dal coma. Johnny invece accusa tutta l'aria presa in faccia, ha due occhi che mi sembra Marty Feldman.Impacchi di acqua e tutti in centro.La sera in centro la passiamo un po' da topolini di campagna sbarcati in città, diciamo che giriamo a vuoto per un po' con l'unica preoccupazione di perderci, non ritrovare gli scooter, dimenticare dov'è l'albergo.Ricordo solo che abbiam mangiato in un self service nel quale non sarei mai entrato da solo e senza un'arma.Il giorno dopo siamo più freschi e decidiamo di tornare passando dal Muraglione. Il nostro battesimo. Non me lo ricordo bene però ricordo di aver voluto fare quella foto e ricordo pure uno che mi ha tagliato la strada scendendo. Da lì credo che poi siamo andati a Premilcuore a fare i tuffi, ci aspettavano altri amici.Tutto finito? Non proprio, appena usciti da Forlì, all'altezza del Metano, il bolide comincia ad emettere strani rumori e a Longana ci abbandona. Che culo, meglio lì che a Firenze. Lasciamo lo scooter di Johnny nel campo del prete e...trasgressione massima, lo carico sullo Scarabeo senza casco. Corsa sulla Ravegnana con lui che cerca di nascondersi e via a casa.
Il primo “viaggio”, ricordo di aver pensato che di cose ne possono capitare veramente un sacco, anche metterci due giorni per andare e tornare da Firenze e sentirsi veri sul serio.Son contento di aver ritrovato quella foto. Ne esiste un'altra dove Johnny mi fotografa mentre andiamo per la strada. Direi che la foto è di un attimo prima che la vespa si abbattesse ed accanisse su di me.
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