La vita di un newbie alle prese con League of Legends: le prime ore di gioco
Con il successo di cui gode ormai da anni League of Legends, sarà passato per la mente di tutti di fare prima o poi qualche partita al titolo sviluppato da Riot Games: prima di tutto perché è possibile farlo senza pagare, in quanto il client di gioco può essere scaricato gratuitamente, e in secondo luogo come eventuale primo approccio con il genere dei Multiplayer Online Battle Arena, per gli amici abbreviato spesso con la sigla MOBA.
Ashe: amore a prima vista
Un acronimo che identifica una miriade di giochi e che per questo può voler dire tutto e nulla, soprattutto nel caso in cui si sia a digiuno di esperienze con titoli di questo tipo, a parte qualche rara scorribanda. Il caso appena descritto calzava a pennello anche per il sottoscritto, prima che decidesse di lanciarsi a capofitto in un'avventura fatta di qualche frustrazione ma anche scoperte interessanti: lo scopo è quello di provare a raccontare la difficile vita di un "newbie" alle prese per la prima volta con questo gioco. Un compito non facile per diversi motivi, tra i quali c'è sicuramente in prima fila quello che vede una comunità di giocatori già ampiamente esperta. L'approdo online della creatura di Riot, del resto, risale ormai a quasi cinque anni fa e per chi inizia ora è frequente trovare giocatori che hanno ormai fatto propri tutti i segreti delle mappe e dei campioni, o che credono di averlo fatto, ma questo è un altro discorso: giocatori tanto esperti quanto poco ben disposti nei confronti di chi arriva ora, come ognuno potrà confermare sulla sua stessa pelle!
I primi passi
Nelle condizioni di cui sopra, documentarsi un minimo prima d'iniziare a giocare a League of Legends appare un passo necessario, quantomeno per fare uno sforzo per ridurre il numero d'insulti che immaginabilmente finiscono per piovere addosso durante le prime partite.
È bello giocare con compagni che ti vogliono bene
Prima di entrare nei server, c'è dunque stata una piccola parte di "studio", grazie alla quale capire che cosa aspettarsi una volta collegati online. In questo contesto, non può essere assolutamente saltato il tutorial presente all'interno del gioco, inserito da Riot Games a beneficio di chi avvicina League of Legends e il suo genere per la prima volta, utile soprattutto per familiarizzare coi controlli basati sull'uso del mouse e dei tasti QWER. Completata la fase introduttiva, è stata la volta delle partite online contro l'intelligenza artificiale, sfruttate soprattutto per capire come funzionano le meccaniche di gioco vere e proprie: a parte il disorientamento iniziale non è andata male, in apparenza... ma il test è stato come si suol dire poco probante. Molto poco. Un newbie in mezzo ai newbie, infatti, non può rendersi conto efficacemente dei propri errori, ed è per questo che dopo poche partite contro i campioni controllati dall'intelligenza artificiale la decisione è stata quella di prendere il coraggio a due mani e lanciarsi nella Landa degli evocatori insieme ad altri nove esseri umani. Il primo intoppo è sbucato fuori ancora prima d'iniziare la partita, quando in fase di selezione dei campioni ci si ritrova in mezzo a una serie di "bot", "mid" e "top" dal significato oscuro per un neofita: fortunatamente, chiedendo lumi si riesce ancora a ottenere qualche risposta prima che qualche parolaccia, ed è così che è stato possibile imparare che anche nella scelta delle lane da percorrere ci sono dei criteri che i giocatori si aspettano vengano rispettati dagli altri. Altrimenti, neanche a dirlo, giù con gli insulti.
League of Legends - Il trailer della modalità Ascension
Please uninstall
Visto che con Ashe è stato amore a prima vista, il campione usato nel tutorial e nelle partite contro l'intelligenza artificiale è stato il prescelto anche per le partite iniziali a League of Legends, in modo da non aggiungere un ulteriore coefficiente di difficoltà con la necessità d'imparare le abilità di un nuovo personaggio. La prima cosa che un newbie di League of Legends deve imparare a fare è sicuramente ignorare ciò che viene scritto in chat, o almeno ciò che non è strettamente rilevante per lo svolgimento della partita: ci sono tanti giocatori online che per un motivo o per un altro stanno livellando un nuovo profilo evocatore, e si sentono in pieno diritto d'insegnare agli altri quello che devono fare, in modi talvolta discutibili.
Finalmente ci siamo!
Senza contare naturalmente quelli che dietro a un monitor litigherebbero con chiunque, ma la loro onnipresenza nei giochi online li rende naturalmente una componente da mettere in conto. Archiviate le prime richieste (in alcuni casi anche gentili, bisogna ammetterlo) di disinstallare League of Legends dal PC e le prime frustazioni, inizia a diventare chiara la risposta a una domanda che ogni nuovo evocatore si pone: come fa questo gioco ad avere così tanto successo con una sola mappa? Ci sono decine e decine di campioni, d'accordo. Ci sono anche altre mappe e, anche se alla fine le giocano in pochi, d'accordo pure con questo. La risposta arriva dopo poche partite, quando ci si convince che League of Legends deve la sua fortuna proprio al perfetto bilanciamento della sua mappa, dove ogni passo va ponderato con attenzione e la componente tattica ha un'importanza determinante per la vittoria, insieme al gioco di squadra. Forse è anche questo uno dei motivi per i quali volano così tanti insulti, visto che un cattivo gioco da parte di un singolo evocatore può essere la causa per la quale si finisce poi per perdere la partita. Sapere come e quando accodarsi ai minion o proteggersi sotto le torri, usare abilità che a una prima occhiata sembrano quasi inutili e sapere quando giocare difensivo e quando offensivo sono solo alcuni degli automatismi di base, che sopraggiungono col passare delle partite: una volta imparati, o quantomeno una volta presa consapevolezza che essi esistono, anche gli improperi altrui finiscono per diminuire. E inizia il bello.
Ci risentiamo tra qualche livello
Dopo aver passato qualche ora in compagnia di League of Legends e avere accumulato una decina di partite online, diventa dunque possibile capire quelle che sono le dinamiche di questo gioco. La strada per imparare il gioco a dovere, però, è ancora lunga: per il momento, per esempio, le rune sono rimaste un oggetto misterioso, mentre con le maestrie sono ancora troppo pochi i punti da assegnare per delineare uno stile personalizzato per il proprio personaggio. Né tantomeno appare adeguato avventurarsi in mezzo alla giungla, compito abbastanza delicato e per questo preferibilmente lasciato a giocatori più esperti. Nel frattempo, però, qualche partita decente con Garen finalmente è venuta fuori, mentre altri esperimenti come quello con Velkoz sono andati un pochino peggio, come testimoniato da uno degli screenshot che vedete qui sopra. A questo punto, non resta che darci appuntamento a quando il vostro newbie di fiducia avrà accumulato qualche ora di gioco aggiuntiva: considerando che League of Legends sembra essere diventato la nuova droga di chi scrive, che non si faceva prendere così dai tempi di World of Warcraft, ci sentiremo abbastanza presto per sapere com'è andata.