La birra gonfia?!!? Sfatiamo anche questo mito...no! Pancia "piatta" quindi con il "trucco", se così vogliamo chiamarlo, ovvero versare la birra (oppure spillarla nei locali) in modo corretto per far sviluppare soltanto la schiuma necessaria, perchè essendo fatta di bollicine di anidride carbonica, quando si versa la birra la schiuma non deve essere alta più di 2 dita, in questo modo c'è meno anidride carbonica e la giusta quantità di bollicine e risulta meno gassata. La schiuma non è altro che il filtro della birra da dove vengono dosati gli aromi del luppolo e del malto, che esalta così il caratterestico gusto amaro.
La birra fa bene? Si, ovvio se bevuta con moderazione (questo, del resto, vale anche per il vino), perchè contiene sali minerali (soprattutto potassio) grazie all'acqua usata per produrla; contiene silicio, che rende le ossa più forti, riducendo il rischio di osteoporosi; contiene polifenoli che sono preziosi antiossidanti (quelli contenuti anche nell'olio extravergine di oliva, tanto per capirci) e rallentano il processo d'invecchiamento del nostro organismo; contiene anche piccole quantità di vitamine (B!, B", B&, B), B12 e niacina) che aiutano la salute della pelle, unghie e capelli.
La birra è compatibile con un regime dimagrante? Si, un bicchiere di birra al giorno va bene anche nella dieta nella vita di tutti i giorni, importante è sempre limitarne il consumo sia durante i pasto che come aperitivo.
la guida di birraiotiadoro.it agli abbinamenti di stagione
Marco Martini, Chef del ristorante Stazione di posta (Roma), una stella Michelin dal 2009 (a soli 24 anni) la sua cucina unisce ricerca e creatività abbinati ai sapori di una volta, utilizzando sempre materie prime di altissima qualità, prodotti biologici e a KM 0 con le immancabili verdure dell'orto ed erbe spontanee quali, per esempio, l'edera terrestre, che dona alla ricetta la componente amara, il crescione acquatico, l'acetosella quest'ultima dona alla ricetta la componente acida (che fanno parte proprio della sua filosofia di cucina), con un menù adatto anche a vegetariani e celiaci. Il consiglio dello Chef Marco Martini è quello di andare al mercato e utilizzare tutti i nostri sensi: guardare, sentire, annusare, assaggiare.
i piatti assaggiati al ristorate "Stazione di posta": spuma di carbonara servita nel guscio d’uovo
cornetto all'amatriciana
fave e pecorino
panino con tonno e pomodoro: pomodoro datterino - pancarrè al pomodoro - maionese - cipolla rossa in agro - olio di basilico - cerfoglio - alghe
capesante prosciutto e piselli: gel di prosciutto - purea di piselli - piselli freschi - polvere di olive nere - germogli di piselli - capesante fresche
carote asparagi e piselli: gel di carota - crema di carota - asparagi - piselli freschi - carota marinata - erbe spontanee
piccola pasticceria servita in un bonsai nel quale sono stati appesi mini biscotti e meringhe