Estate 1955
Durante una pausa del suo lavoro di cuoca in un albergo della Riviera Romagnola
la nonna Ernesta si fa fotografare insieme al suo recente acquisto.
************* " Il minuscolo appartamento è in penobra e silenzioso.Precedo la nonna e sento i miei passi sui mattoni rossi che pavimentano il corridoio.Da destra arriva una fioca lama di luce: la tenda, che di solito scherma la finestra affacciata sulle scale condominiali, è aperta. Questo mi incoraggia a proseguire in quello spazio mai troppo luminoso .Sono a mio agio tra queste altissime pareti. La casa della nonna profuma di buono, sa di saponetta Palmolive, di lavanda, di brodo di gallina. "Guarda in camera, c'è una sorpresa ....." e mi appare. La più grande e bella bambola che abbia mai visto. Sta seduta al centro di un meraviglioso abito azzurro e nel bel mezzo dell'altissimo lettone; da lì mi tende le braccia, mi sorride " .Ricordo di essere rimasta immobile sulla soglia della stanza con lo sguardo fisso ed incredulo e ricordo gli occhi ridenti e carezzevoli della nonna Ernesta.
Ora so per quanto tempo aveva dovuto risparmiare per comprarmi quella bambola che a me sembrò una principessa.
Ma forse "lo sapevo" anche allora.
La principessa azzurra è ancora con me.L'abito originale è andato perdutocosì come quello del bambolotto Chico .
