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La promessa trilogy - L'incontro

Creato il 22 agosto 2013 da Ninapennacchi

La promessa trilogy - L'incontroCi ho riprovato, ragazze. Ho riprovato a leggere un romanzo erotico. Anche questa volta ho fallito, abbandonandolo a metà, però devo dire di aver letto la prima parte con interesse, quindi provo a parlarvene.
Ho conosciuto questo libro da questa bella ed entusiastica recensione.  In particolare la descrizione del protagonista (un uomo "gentile") mi ha colpito e ho quindi provato a darmi una chance. E devo ammettere che la "gentilezza" di John Smith salta all'occhio. Infatti, l'uomo scambia la protagonista per una escort (e lei finge di esserlo per divertirsi un po') eppure è rispettoso e persino dolce con lei. E in una situazione in cui la maggior parte degli uomini si comporta in modo brutale, il suo comportamento dice molto, e positivamente, su di lui.
Ho apprezzato altri aspetti del libro. La disinvoltura della protagonista, che si gode il sesso senza patemi; il BDSM visto in una prospettiva semplice e senza scandali—gioco sessuale e non sottomissione reale, cosa che i moralisti non capiranno mai, ma who cares. Dopo un po' mi sono stancata degli incontri di John e Lizzie (alias "Bettie"), però di certo ho apprezzato l'approccio giocoso del libro.
Tre cose, infine, mi hanno spinto ad abbandonarlo. 
In primis, la personalità di Lizzie. Non mi ha colpito molto. È una ragazza di ventiquattro anni, e non sa bene che fare della sua vita. Prende quello che viene, come ogni ventiquattrenne, però boh... avesse aiutato un gattino abbandonato o un'anziana ad attraversare la strada, o avesse avuto problemi sul lavoro, o... insomma, se le fosse successo qualunque cosa in grado di farmi palpitare e "tifare" per lei, forse sarei riuscita a interessarmi a quello che le succedeva, ma così... niente. Ecco. Una ragazza simpatica a cui succedono cose. E, pur augurandole ogni bene (con la b), non mi interessa saperle, queste cose. Mi capite?
Poi c'è John. Un uomo bellissimo e affascinante, ok, ma di ventidue anni più vecchio della protagonista. Questo è un ahi ahi per me. So cosa si dice degli uomini cinquantenni—che a letto sono i migliori. Forse è vero, però io, leggendo le ardite performance di John e Lizzie, non riuscivo a smettere di pensare che quando John avrà 70 anni Lizzie ne avrà appena 48—quarantotto, cavolo! Questo pensiero è stato una sorta di fischio in sottofondo, un fastidio mentre leggevo, che si è sommato all'ultimo, vero motivo che mi ha spinto a mollare il libro. 
Ovvero, l'invito a pranzo che John fa a Lizzie. Ecco, essendo a tavola, mi aspettavo che parlassero un po'. Non per sentimeno o per ammore, ma perché è quello che succede quando sei di fronte a qualcuno, uomo o donna che sia. E invece, che fanno loro due? Giochini sessuali. Mi hanno un po' infastidito, ecco. Stancato, più che altro. Non potevano parlare di un film? Di un libro? Dei reciproci segni zodiacali? È la prima volta che si incontravano fuori dalle lenzuola e insomma, siete due persone, non due macchine. Non avete voglia di chiacchierare del più e del meno? Senza mettere in mezzo coinvolgimenti emotivi, chiacchierare è bello in generale. Io sono una chiacchierona, ad esempio, mi piace parlare di tutto e stordire l'interlocutore... come, l'avete già notato? ;)
Quindi, tirando le fila di questa inconcludente mezza recensione, vi consiglio di leggere questo libro? Beh, credo che valga la pena provarci. Almeno un po'. Spenderci dei soldi non so, dipende da voi. Magari cercate di farvelo prestare e verificate se è il vostro genere, oppure sbirciatelo in libreria prima di acquistarlo. È divertente in molti momenti... mi ha dato l'impressione di essere un po' un porno per donne, che non si prende sul serio e gioca con il sesso senza paranoie.
Se lo leggerete fino in fondo (e daje, con la malizia... ma siete tremende, non c'era nessun doppio senso...) fatemi sapere se è il caso che lo riprenda in mano (...no, e qui mi rifiuto di darvi corda ;D ).

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