Magazine Diario personale
Quando il periodo di stage finisce, ci sono quattro possibilità a cui il tirocinante va incontro:1° possibilità. Il tuo capo ti esprime la sua stima e decide di assumerti. E chissenefrega della crisi! IMPOSSIBILE.2° possibilità. Il tuo capo ti spiega che, al momento, non possono prendere nessuno, ma terranno sicuramente conto del tuo lavoro. Intanto ti danno una cifra simbolica per il rimborso spese degli ultimi mesi di stage. MMH…IO NON CI SPEREREI.3° possibilità. Il tuo capo ti ringrazia per il lavoro svolto e ti rispedisce a casa. TIPICO.4° possibilità. Il tuo capo ti propone di continuare il periodo di stage, assolutamente non retribuito, sottolineando che non può offrirti nient’altro. ECCOCI QUA.Bene, tra le varie opzioni, a me, ovviamente, è capitata l’ultima. Sfruttamento o no, l’idea mi stuzzica, se non altro per come me l’hanno presentata: “è un occasione per stare in una redazione. Non tutti hanno questa possibilità”. Si punta, quindi, alla totale mancanza di prospettive dei giovani.È vero che adesso non c’è una redazione che ti pigli anche solo per un contratto di collaborazione da quattro soldi. È vero che non posso ambire a nessun tipo di remunerazione. Ma è vero anche che se io rispondo “No, grazie”, sarò perennemente etichettata come la tipa troppo superba, che spreca occasioni.Non immagino le referenze che possono uscire da una risposta così coraggiosa. Ecco, perciò, che mi ritrovo davanti un bivio (ma non portatemi Ruggeri, per favore): dire di no per dedicarmi allo studio degli ultimi due esami e, perché no, anche alla redazione della tesi? O dire di sì per non tranciare completamente i rapporti e rendermi disponibile?Dubbi atroci. Se dico no sono sicura di aver tutto il tempo per prepararmi alla laurea. Se dico sì, avrò meno tempo per le questioni universitarie, ma più probabilità di avere quella famosa botta di cu....ehm, fortuna! Secondo il punto di vista di alcuni, questa è un’occasione, secondo la visione di altri, invece, è un’opera di sfruttamento travestita da opportunità.Non lo so, magari dovrei lanciare una monetina. I miei prossimi mesi decisi da una monetina. No, non posso. Soprattutto perché sull’euro non ci sono più la testa o la croce.Ho deciso: avvio un sondaggio cui vi esorto a rispondere. Tra una settimana, grazie al vostro prezioso aiuto, potrò decidere il mio futuro. Mentre aspetto, disegnerò teste e croci su tutti gli spiccioli del mio portamonete.
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