Drexler spiega poi il concetto di "ingegneria esplorativa", l'utilizzo di solidi principi ingegneristici per la progettazione di sistemi oggi ancora non realizzabili, entro i limiti di quanto consentito dalle leggi della fisica. Oggi, con tale approccio, possiamo intravedere cosa e' possibile, ma questo non significa che i risultati siano dietro l'angolo...
Detto cio', l'intervista passa a temi cari al vostro blogger preferito ;-) quali:
- nanomedicina - gia' esistono nanoparticelle in grado, per esempio, di attaccare esclusivamente cellule tumorali e l'APM sara' la tecnologia chiave per il loro perfezionamento
- spazio - l'ostacolo principale verso la colonizzazione spaziale rimane quello dei costi. L'APM offrira' materiali decine di volte piu' robusti e leggeri dell'alluminio, abbassando i costi del trasporto in orbita
- economia - la rivoluzione digitale ha trasformato le "industrie dell'informazione" e l'APM avra' un impatto simile sull'industria in generale. Fra le previsioni di Drexler: la fine della scarsita' di materie prime, l'accorciamento delle catene di approvvigionamento, il passaggio a schemi produttivi sempre piu' locali (con relativo impatto su commercio internazionale)
- geopolitica - l'abbondanza di risorse ridurra' i motivi economici di conflitto; l'APM rendera' molto difficile stimare le capacita' militari di una nazione che lo possieda e Drexler spera che cio' sia sufficiente a far adottare politiche di trasparenza e collaborazione.