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La protesta di Zuffanti

Creato il 27 gennaio 2011 da Scrittoreprogressivo
La protesta di ZuffantiIl caro Fabio - questa volta - non ha resistito. Un tempo avremmo detto: "Ha preso carta e penna", oggi traslitteriamo: "Ha acceso PC, collegato il modem e ha cominciato a pigiare più tasti della keyboard" per scrivere una lettera aperta alla testata online "La Repubblica Veneta". E' un passo importante. Precisiamo che Fabio Zuffanti non è mai stato un musicista chiuso nel "mugugno" ma è uno che - nell'arco di oltre 15 anni - ha sempre lavorato. Quindi è uno che "fa"... Ed è anche una persona attenta, sensibile e ben disposta a comunicare - quando è necessario - il proprio pensiero con lineare lucidità.
Zuffanti - questa volta - ha affrontato l'annosa questione delle chiusure discografiche italiane che ormai hanno generato un panorama asfittico in superficie. In superficie, perché per trovare qualcosa di qualitativamente buono, bisogna scavare e perdersi gioiosamente nelle catacombe della nicchia.
Viviamo in un acquario di muzak come pesci storditi dalle 4 major che, dominando il mercato, creano a tavolino i "gusti" di questa e delle future generazioni. Ma Fabio va avanti e noi - se ci permettete - siamo con lui. Ci stuferemo? Nemmeno per idea. La nostra arma si chiama "passione" e la "passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie"... "Il mio mitra è un contrabbasso che ti spara sulla faccia"...chissà che ne penserà la signora Tatangelo che non ha apprezzato la cover degli Area a "X-Factor"?

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