Vorrei proprio analizzare quale è la condizione delle donne in aziende che si affidano a pubblicitari che ledono la dignità femminile. Avendo poco rispetto-o meglio essendo poco curanti-della dignità femminile non immagino quanto siano discriminate le lavoratrici che lavorano al suo interno. Facciamo alcuni esempi.
Caso Alitalia. Alitalia per rilanciarsi dopo essersi privatizzata, nel 2009 si è pubblicizzata facendo largo uso di stereotipi sessisti, dandoci allo stesso modo il contentino di stuzzicarci gli occhi con il bel Raoul Bova, che però recitava la parte del marito sessista. Nello stesso periodo, la compagnia aerea discriminava le donne con figli costringendole a turni di lavoro stressanti, pena la loro non assunzione.
Caso OMSA(Golden Lady-Calzedonia-Intimissimi). Queste famose ditte che producono intimo femminile allo stesso tempo si sono rivelate un inferno per le lavoratrici. Le donne però non solo sono discriminate come consumatrici, in quanto la Golden Lady ha realizzato uno spot pieno di stereotipi sessisti, ma anche in quanto lavoratrici, le quali non solo lavorano in condizioni che non rispettano la maternità ma rischiano pure il posto di lavoro. Stessa cosa per Calzedonia che ci considera “sorelle d’italia” e si finge femminista e poi discrimina le dipendenti. Occhio allo spot “Sorelle d’Italia” che evoca nazionalismo razzista (immagino come vengono trattate le dipendenti straniere) e stereotipi sessisti.
A proposito lo spot sessista è ritornato in tv, ma senza inno. Stessa cosa dovremo dirla per Intimissimi: tanti soldi spesi per una modella “stragnocca” e ammiccante per pubblicizzare un completino e le lavoratrici che rischiano il posto per la crisi.
In un clima del genere sfido chiunque a non dire che le donne in italia sono doppiamente schiave sia come consumatrici, sia come lavoratrici. E un pò come in tv: dietro le quinte sei quasi obbligata a scendere a compromessi sessuali e davanti a tutti i telespettatori devi apparire nuda e muta.
Caso Ikea. L’ikea che realizza spot con cucine paritarie, ha una buona reputazione per quanto riguarda la condizione delle dipendenti. Non è un caso che la ditta sia svedese.
Io ho riportato due esempi, se ne conoscete altri avvisatemi