Problemi di insonnia, di un sonno incostante o comunque non riposante? La colpa non è da attribuire a comportamenti e stili di vita, a parametri atmosferici o a indicazioni metereologiche, la qualità e le abitudini del sonno, secondo alcuni ricercatori, sono definite, così come il corredo genetico, dal vostro Dna. Una ricerca condotta presso l’Università di Melbourne in Australia può, infatti, confermare la tesi della genetica come risposta all’efficienza (o meno) delle vostre abitudini notturne.
Lo studio portato avanti da Tracey Sletten della Facoltà di Medicina e Scienza della Salute ha esaminato i comportamenti di gemelli, monozigoti ed eterozigoti, con la convinzione, quindi, di poter approfondire meglio orari, durata e qualità di sonno tra persone pressochè identiche. 132 i gemelli coinvolti dalla ricerca ed analizzati per circa due settimane mediante l’ausilio di braccialetti elettronici e diari quotidiani. Le conclusioni dello studio, pubblicate sulla rivista di settore Sleep, hanno dimostrato come il dormire di due gemelli monozigoti era quasi simile sia per orario che per modalità di sonno, mentre maggiori differenze venivano riscontrate tra i gemelli non identici. Inoltre, i fattori genetici erano responsabili soprattutto per le ore totale di sonno, mentre l’ambiente condiviso è risultato il fattore predominante per definire i tempi di sonno (orario di addormentamento e orario di risveglio).
- Ricerca di: Università di Melbourne
- Pubblicata su: Sleep
- Conclusione: I fattori genetici possono influenzare il tempo totale di sonno notturno