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La Quaresima tempo di conversione, di preghiera, di penitenza, di gioia e di carità
Creato il 02 febbraio 2016 da Lory663La Quaresima (che significa quarantesimo giorno) è il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e dura 40 giorni: ha inizio il Mercoledì delle Ceneri e finisce alla messa Vespertina del Giovedì Santo.
Questi 40 giorni ricordano quelli che Gesù ha vissuto nel deserto prima di iniziare la sua predicazione. Il cristiano deve vivere la quaresima così come l'ha vissuta Gesù, deve cercare di imitare Gesù, non partendo per deserti assolati, ma creando dentro di se un DESERTO nel quale risuoni la PAROLA che purifica e illumina, un DESERTO nel quale Dio potrà parlare al nostro cuore per educarci all’Assoluto, spogliandoci dei nostri idoli (Dt 32,10-12), un DESERTO dove Dio c’incontra e ci purifica.
Ma quest’azione purificatrice presuppone un nostro completo coinvolgimento, dobbiamo pertanto liberarci dei nostri egoismi, far morire in noi ciò che appartiene all’uomo vecchio, digiunare da tutto ciò che è superfluo e ci condiziona, fare silenzio sia dentro che fuori di noi per far posto alla Parola.
Così come Gesù si reca nel deserto per attingere forza dal Padre, così anche noi dobbiamo cercare di fare silenzio intorno a noi e di ritrovare un’esistenza abitata nel profondo dalla presenza di Dio. Durante il tempo della Quaresima la Chiesa ci invita a dedicare una particolare attenzione a ciò che è essenziale nella nostra vita, la fede, cercando di eliminare ciò che la contrasta e la inaridisce.
Preghiamo il Signore affinchè ci aiuti in questo cammino:
Signore, donami la docilità interiore per entrare nel deserto
e far tacere ogni altra voce che non sia la tua.
Che io non ascolti la mia fame, ma contempli il tuo Pane.
Che io non ascolti ciò che mi manca, ma
desideri unicamente la tua presenza come pace di
tutto il mio essere. Che io non pieghi le ginocchia di
fronte alle scintille delle promesse umane, ma sappia
chinarmi davanti a te per riempire la brama del
dominio dell’abisso del servizio amante.
La tua Parola sia il mio deserto!
Amen.
In questo periodo di Quaresima, Gesù ci chiama al suo fianco, a fargli compagnia, mentre affronta la solitudine del deserto, un deserto procurato dall’umanità lontana da Dio, dalla predilezione per la morte dell’anima, un deserto procurato dal nostro peccato e dal peccato del mondo. Egli vuole ridare all’uomo la sua vera dignità di Figlio di Dio. Accettando di fargli compagnia accetteremo la sua presenza al nostro fianco, e questo si traduce in una forza invincibile a nostra dispozione, l’unica forza per la battaglia, una battaglia da affrontare con le armi della preghiera, della penitenza, della carità. Solo così saremo sicuri di giungere ad una vittoria sicura, la vittoria della Risurrezione… La vittoria della vita sulla morte, la vittoria della pace sulla guerra…
Per quanto riguarda la preghiera cerchiamo di partecipare sempre alla Santa Messa, perchè è importante la preghiera comunitaria. Cerchiamo di confessarci per chiedere perdono dei nostri peccati.
Riserviamo più tempo a Dio, ritagliamo uno spazio di tempo per stare con Lui nella preghiera.
Preghiere consigliate:
1. Misteri dolorosi
2. Via Crucis (anche solo le stazioni)
3. Lettura del Vangelo: Mt 26, 17-27, 66 / Mc 14, 12-15 / Lc 22, 7-23, 56 / Gv 13, 1-19, 42
4. Salmi penitenziali: 6, 31, 37, 50–, 101, 129, 142
5. Visita a Gesù Eucaristico
6. Un fiore al Tabernacolo
7. Valorizzare le ore 15
8. Partecipare ogni giorno alla Comunione
Penitenza:
a) Il venerdì non mangiamo carne, in memoria della morte di Gesù
b) Compiamo il nostro dovere a casa e nello studio con precisione, amore e spirito di sacrificio
c) Viviamo con pazienza in unione con il Signore le inevitabili contrarietà della giornata
d) Scegliamo una piccola penitenza rinunciando a qualcosa (dolci, bibite, etc) o nel divertimento (rinunciando ad un programma in TV) o nelle spese superflue (contrastando la spinta al consumismo)
e) Impegniamoci a correggere un nostro difetto o a valorizzare una virtù
Carità: a) Guardiamo gli altri, soprattutto quelli a noi più vicini, con occhi nuovi,
come se li avessimo conosciuti da poco e mettiamo amore in tutti gli incontri.
Così tra genitori e figli, tra fidanzati, tra compagni di scuola
potremo vivere il comandamento dell’amore.
b) Chiediamoci spesso “cosa posso fare per le persone che incontro?”…. “di cosa ha bisogno chi mi sta di fronte?”….
c) Facciamo agli altri ciò che vorremmo venisse fatto a noi.
d) Perdoniamo coloro che ci hanno fatto del male, compiendo noi il primo passo verso di loro
e asteniamoci da critiche e pettegolezzi.
e) Abbiamo cura delle persone sole, deboli e sofferenti:
talvolta anche una telefonata può illuminare la loro giornata.
f) Avviciniamo i nostri amici e familiari al Signore, invitandoli alla Messa e alla Confessione,
regalando loro il Vangelo e il Rosario, parlando con loro della nostra fede e della nostra amicizia con Gesù.
g) Dando consigli agli altri, pensiamo a come li consiglierebbe il Signore.