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la questione #3

Creato il 11 luglio 2015 da Inbassoadestra

Due cose, la prima riguarda il babysitting.
L’altra mattina bambino-uno stava scrivendo cose su un libro-gioco di peppa pig. Gli dico qua ti chiedono di contare gli oggetti negli insiemi e di fianco scrivere il numero, così piccino lo sai già fare? // Sì sì, cioè dai, ti pare (“cioè dai ti pare” non l’ha detto sul serio ma il tono era quello, potrei giurarci). Procede con grande concentrazione e poi mi mostra il lavoro finito in cui la corrispondenza numeri arabi/simboli da lui associatigli è più o meno la seguente:

6/A – 3/E – 2/II – 4/Φ

Hai visto che lo sapevo fare? Bravissimo.
Il giorno dopo invece ero con bambino-due e bambino-tre. Bambino-due stava sul divano nella posizione del fiore di loto a occhi chiusi e produceva muggiti, gli chiedo cheffai? E lui sempre a occhi chiusi mi risponde medito. A quel punto bambino-tre interviene esclamando anch’io medico! E come un razzo corre a prendere la sua cassetta del pronto soccorso giocattolo. Tutto questo per dire che una volta ho sentito uno dire che i bambini sono gli unici veri punk e la trovo una tesi sempre più valida.

L’altra cosa è che oggi devo finire il secondo giro di editing sennò si abbatterà su di me un’antica maledizione sumera.

“(…) priva di una meta precisa, ho pensato di imboccare una via che si chiamava via Maestri del Lavoro e che per ovvie ragioni mi sembrava potesse essere di buon auspicio. In fondo a via Maestri del Lavoro il lavoro poi non l’ho trovato, ho trovato però la sede di un’agenzia interinale.”



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