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La ragazza che cadde dal cielo – Simon Mawer

Creato il 12 marzo 2014 da Ilariagoffredo

Questo è il genere di libri che amo di più.

LA RAGAZZA CHE CADDE DAL CIELO

Simon Mawer

Neri Pozza

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Trama

Londra, anni Quaranta. Il mondo è in guerra e può capitare che una bella ragazza si ritrovi a colloquio, in un appartamento squallido e quasi vuoto di un ex albergo di Northumberland Avenue, con un fantomatico signor Potter appartenente all’altrettanto fantomatico Inter Services Research Bureau. La ragazza, tailleur grigio e camicetta bianca, si chiama Marian Sutro, di padre inglese e madre francese. Fino a qualche tempo fa viveva sulle dolci sponde del lago di Ginevra, città dove il padre era un diplomatico della Società delle Nazioni, l’organizzazione sovranazionale travolta dalla guerra. Il signor Potter è un uomo dall’aspetto comune, con giacca di tweed e panciotto, come si conviene a un membro dell’intelligence britannica. Il suo compito è reclutare agenti da spedire nel sud della Francia occupata dalle truppe tedesche, agenti naturalmente capaci di parlare francese senza inflessione straniera. Giovane donna che non è mai stata in un albergo e neppure in un bar da sola, Marian crede di essere arruolata per la sua perfetta padronanza del francese e per la missione illustrata dalla voce querula e i modi garbati di Potter: fare da corriere, nella vasta area che va da Limoges a Tolosa, per conto di un certo Cesar, che avrebbe il compito di istruire i partigiani sull’uso delle armi e le tecniche di sabotaggio. In realtà la sua vera missione, ignota allo stesso Potter, è un’altra e riguarda un fisico del Collège de France: Clément Pelletier.

L’autore

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Simon Mawer (Inghilterra, 1948) è uno scrittore e insegnante britannico, e vive attualmente in Italia, a Roma.

Dopo aver frequentato la Millfield School nel Somerset e il Brasenose College di Oxford, Mawer ha conseguito una laurea in zoologia e si è dedicato all’insegnamento in maniera continuativa, insegnando biologia prima nelle Isole del Canale, poi in Scozia, a Malta e infine a Roma. Ha pubblicato il suo primo romanzo, Chimera, (per i tipi della Hamish Hamilton, 1989) relativamente tardi per uno scrittore, all’età di 39 anni. Tale novella ha vinto il premio McKitterick Prize come opera d’esordio. Dopo tre novelle di medio successo, Il mondo di Benedict (Mendel’s Dwarf) del 1997 l’ha confermato come autore a livello internazionale. The New York Times ha affermato che quest’opera può essere annoverata tra i “books to remember” dell’anno. I diritti cinematografici sono stati acquisiti prima da Uzo e poi da Barbra Streisand. Hanno fatto seguito Il Vangelo di Giuda (The Gospel of Judas) e The Fall, quest’ultimo vincendo nel 2003 il premio Boardman Tasker Prize for Mountain Literature. Più recentemente, Mawer ha pubblicato Swimming to Ithaca, una novella in parte ispirata dalla sua gioventù passata sull’isola di Cipro. Il libro intitolato A place in Italy (Un posto in Italia) (per i tipi della Sinclair-Stevenson, 1992), scritto sull’onda di Un anno in Provenza di Peter Mayle, racconta i primi due anni che Mawer passò in Italia, vivendo in un villaggio del Lazio. Un’escursione nel campo della divulgazione scientifica ha prodotto il suo Gregor Mendel: Planting the Seeds of Genetics, pubblicato in collaborazione con il Field Museum di Chicago come volume associato alla mostra omonima attualmente in esposizione al detto museo.
Nel 2009, Mawer ha pubblicato La casa di vetro (The Glass Room), un romanzo che si svolge in una villa modernista costruita nella Cecoslovacchia del 1928. Mawer riconosce che il libro è stato ispirato principalmente dalla Villa Tugendhat, disegnata dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe e costruita a Brno nella Czech Republic, negli anni 1928-30. La novella è stata finalista al Premio Man Booker Prize del 2009.
Mawer vive in Italia dal 1977, insegnando biologia alla Scuola Internazionale Britannica St. George’s di Roma. È sposato e ha due figli.

Recensione

La storia de La ragazza che cadde dal cielo mi ha ricordato un po’ a quella di La guerra di Charlotte di Sebastian Faulks, tuttavia il libro di Faulks si è rivelato pesante, noioso, faticoso da leggere: il film Charlotte è molto meglio del libro.

La ragazza che cadde dal cielo è scritto in maniera semplice, la lettura risulta piacevole e scorre tranquilla. Frequenti sono i colpi di scena. Il libro è arricchito di particolari molto interessanti sulla creazione della bomba atomica. Preziosi dettagli storici appaiono qua e là, sembrano sistemati con un’apparente noncuranza che li rende ancor più preziosi e accattivanti: una vera miniera d’oro di informazioni sull’addestramento britannico delle spie e sulla vita dei partigiani francesi. Mi è piaciuto molto fino alla penultima pagina: la scena finale, non più di quindici righe, mi ha fatto rimanere malissimo.


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