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Ogni giorno dei fisioterapisti le muovevano gli arti per evitare che i muscoli perdessero massa e tono.
Quando i genitori le portarono un pallone da basket, Maggie, che giocava nella squadra della Blue Valley Northwest High School, lo ha tirato verso un canestro immaginario. Purtroppo, però, non si era svegliata.
«Il tiro della palla da basket -spiega il dottor Graf, neurologo della ragazza- deve essere diventato uno degli istinti base di Maggie, visto che è tornato attivo prima che la ragazza potesse camminare o alzarsi.».
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Oggi, dopo 4 anni, Maggie sta bene, ha terminato le superiori e, ovviamente, continua a giocare a basket.
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Fonte: Daily Mail
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