E’ il 23 mattina, ed è quasi Natale, e sulla metropolitana rossa i vagoni sono magicamente mezzi vuoti. Resto in piedi per qualche fermata per poi sedermi al posto vicino alla porta della carrozza. A fianco a me c’è una ragazza sulla trentina: capelli corvini racchiusi in una crocchia, lentiggini marcate su tutto il viso. Ha gli occhi chiusi e la testa le oscilla avanti e indietro con movimenti leggeri e costanti. Sulle sue gambe tiene un libro chiuso dalla copertina stropicciata, si tratta de La ragazza del treno di Paula Hawkins.
Porta Venezia è la mia fermata, mi preparo per scendere e la ragazza si sveglia urtata dalla mia borsa, si guarda intorno e di corsa salta giù dalla carrozza e inizia a camminare velocemente con il suo libro in mano.