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La ragazza dell’Est di Fulvia Degli’Innocenti

Creato il 23 ottobre 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

La ragazza dell’Est di Fulvia Degli’InnocentiFulvia Degl’Innocenti è nata a la Spezia, e, dopo la laurea in pedagogia, è arrivata a Milano per seguire un corso di giornalismo alla scuola di Comunicazioni sociali dell’Università Cattolica. Per un po’ di anni ha contemporaneamente studiato, insegnato alle scuole elementari, collaborato con moltissimi giornali, tra cui il “Corriere della sera”, il “Giorno”, “Famiglia Cristiana”, “Focus”… Ha condotto programmi radiofonici alla Rai, ha fatto il critico cinematografico per una serie di riviste. Poi, il 12 settembre 1994, proprio il giorno del suo compleanno, è stata assunta al “Giornalino”, il settimanale per ragazzi della Periodici San Paolo, dove lavora tuttora con la qualifica di caposervizio. Oltre al lavoro di redazione, spesso incontra i ragazzi nelle scuole, nelle biblioteche e nelle librerie per raccontare loro come nasce un giornale e come si scrivono le storie. Perché nel frattempo ha cominciato a pubblicare libri per bambini e ragazzi per numerose case editrici, tra cui la Bruno Mondadori, la EL, le Edizioni Paoline. Dirige la collana “Il parco delle storie” per le Edizioni Paoline e collabora anche con il “G Baby”, un mensile per i più piccini. Ha due bambini piccoli, Angelo e Valentino, e sogna un giorno di andare a vivere in campagna dedicandosi solo ai racconti, alle fiabe e alle filastrocche.

Il suo blog: http://fulviadeglinnocenti.wordpress.com/

 

La ragazza dell’Est di Fulvia Degli’Innocenti

Titolo: La ragazza dell’Est
Autore: Fulvia Degl’Innocenti
Serie: //
Edito da: San Paolo
Prezzo: 14.00 euro
Genere: Narrativa Contemporanea per ragazzi
Pagine
: pag. 126
Voto:

La ragazza dell’Est di Fulvia Degli’Innocenti

La ragazza dell’Est di Fulvia Degli’Innocenti
La ragazza dell’Est di Fulvia Degli’Innocenti

Trama: Roberto incontra Lilia sul treno, è così bella da far pensare a un angelo. Ha uno strano accento, è straniera, forse dell’Est. Alla stazione la ragazza così come era apparsa – scompare, lasciando dietro di sé un libro, un biglietto della lotteria e l’impressione di aver lanciato, con i suoi occhi azzurri, una richiesta d’aiuto. Roberto inizia ad indagare e si ritrova di notte per le strade di Milano, dove ci sono ragazze sperdute e lupi neri che le insidiano. È troppo tardi per tornare indietro. Sarà il padre, il grande inviato di guerra così assente dalla vita del figlio, che aiuterà Roberto a salvare Lilia.

Recensione:
by Debora

Guardando la copertina, estremamente misteriosa, di questo libro, non mi sarei mai aspettata che trattasse un argomento così delicato. E’ vero che può sembrare un’atmosfera molto cupa con questo sfondo blu-nero-grigio con la nebbia che circonda l’ambiente, però la ragazza in equilibrio sui binari dà una certa luce e speranza in mezzo a tutto questo grigiore.
Ma chi ci racconta la storia non è questa ragazza bensì Roberto, un ragazzino di soli 14 anni, forte e coraggioso, che inconsapevolmente viene a contatto con una realtà molto crudele; la prostituzione minorile, di cui molto spesso sono vittime le ragazze dell’est.

L’autrice narra questo tema con maestria riuscendo ad essere delicata, ma allo stesso tempo non tralasciando gli aspetti più sofferenti di chi si trova a vivere la vita di strada. Ricordiamo poi che sta scrivendo ad un pubblico di giovani lettori e che il compito non deve essere stato molto semplice.

La prima riflessione che ho fatto è che se ci fossero più ragazzi come Roberto il mondo sarebbe certamente migliore; lui riesce a mettersi in gioco, rischia addirittura la vita per una ragazza che nemmeno conosce. Soprattutto vuole conoscere il mondo, quello reale però; vuole sapere la verità su delle tematiche che non sempre colpiscono un giovane adolescente. Troppe volte il nostro sguardo si ferma solo su ciò che abbiamo sotto gli occhi e troviamo difficile allargarlo per vedere ciò che ci è nascosto e ciò che forse è scomodo da vedere.La narrazione di Roberto è intervallata, di solito a fine capitolo, con i pensieri di Lilia, a cui manca la famiglia lontana.

Il paesaggio invernale descritto da Fulvia Degl’Innocenti ha contribuito, a mio parere, a creare un’atmosfera di solitudine e di freddo non solo fisico, ma che si protrae fino al cuore. Molto belle e realistiche anche le descrizioni della città di Milano, dove tutto appare molto caotico e dove vivono moltissime persone provenienti da tutto il mondo.

Un adulto legge questa storia in un’ora perché i capitoli sono molto brevi e la lettura è molto scorrevole.
Un piccolo appunto negativo per i titoli di inizio capitolo, secondo me, di un carattere troppo grande! A me hanno dato fastidio, ma è solo un’opinione personale.


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