Milano, metro rossa.
Sono quasi le 8 di sera e alla fermata Cadorna sale una ragazza alta un chilometro, magrissima, avvolta da molto charm e una scia di profumo. La carrozza ha gli occhi tutti puntati su di lei; lei dai capelli scurissimi e gli occhi color dell’acqua. La ragazza, nonostante i posti liberi, decide di restare in piedi e si appoggia alla porta della metropolitana. Mastica una chewing gum in modo compulsivo e di volta in volta fa degli enormi palloncini color rosa. Rovistando nel borsone che tiene per terra tira fuori un libro in edizione tascabile, si risistema al suo posto, toglie il segnalibro e piega la testa di lato. Di tanto in tanto esala profondi sospiri e con una mano gioca con i lunghi capelli che le cadono sulle spalle. Legge La ragazze di Bube di Carlo Cassola.
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