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La ragazza di fuoco

Creato il 26 giugno 2012 da Labellaeilcavaliere
Suzanne Collins

È doveroso da parte mia ricordarvi che La ragazza di fuoco è il secondo volume della trilogia di Hunger Games, quindi di seguito potreste trovare qualche anticipazione.

Copertina La ragazza di fuoco, Hunger Games, Suzanne Collins

Finalmente un libro che mi tiene sveglia la notte per essere letto e che continuo a sognare. Sono così impaziente di proseguire con il seguito che ho persino perdonato Suzanne (sì, ormai è diventata la migliore amica) per la conclusione di questo capitolo che, in una parola, è inesistente. E la cosa peggiore è che le ultime parole accentuano lo spannung e moltiplicano gli interrogativi, ma mi è piaciuto così tanto che, in questo caso, non ne sono dispiaciuta.
L’arma vincente di questa trilogia è senz’altro Katniss; inizialmente credevo che fosse il mio amore per Peeta Mellark a portarmi avanti nella lettura senza frontiere e poi ho capito che era la voce di Katniss, il suo racconto, il mondo e la storia esplorati dai suoi occhi a incitarmi pagina dopo pagina.
Katniss ha vinto gli Hunger Games ma, come sospettavamo, non è ancora finita, anzi è tutt’al più appena iniziata. Le bacche velenose che hanno salvato lei e Peeta sono diventate una scintilla pericolosa che nei dodici Distretti ha diffuso il desiderio di ribellarsi al governo di Panem. Il presidente Snow sa che la responsabile è la ragazza di fuoco e spetta a lei rimediare.
Diciassette anni sono pochi per perdere la possibilità di scegliere il proprio futuro e tenere tra le mani la vita di tutti gli abitanti dei Distretti. Ribellarsi? Fuggire? Impossibile quando la tua vita è scandita da eventi mondani ed è sotto stretto controllo. Tanto più che ormai il vento della rivolta si sta propagando risvegliando la leggenda del Distretto 13, segretamente sopravvissuto alla distruzione.
Il presidente Snow deve distrarre i cittadini per riportare l’ordine e punire i ribelli: quale occasione è migliore dell’Edizione della Memoria degli Hunger Games affinché i ribelli ricordino che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City? Questa volta i tributi saranno scelti tra i vincitori delle passate edizioni. Così Katniss e Peeta devono ritornare nell’arena, esclusi dal mondo in tumulto e certi di essere destinati alla morte, mossi unicamente dal desiderio di salvare l’altro. Nemmeno gli abitanti di Capitol City sono davvero soddisfatti dalla nuova carneficina: rivedere i propri idoli (soprattutto i due sfortunati innamorati del 12) tornare a combattere li turba a tal punto da portarli a improvvisare una manifestazione senza capo né coda.
La rivolta, la censura, le condanne e le punizioni si sommano ai sentimenti confusi di Katniss: ama Gale o Peeta? Un triangolo che si stringe sempre di più, ma inevitabile e struggente.
Questo libro ha superato le mie aspettative (ed erano già molto alte): sono 375 pagine dense e ricche di eventi, emozioni, paure e inquietudini, ma soprattutto di irrefrenabile volontà di riscatto portando a desiderare di prendere parte fisicamente alla ribellione. Suzanne Collins regala un po’ di spessore ai personaggi che nel primo capitolo erano rimasti ai margini: Prim, Gale, la madre di Katniss e persino Peeta (come non tifare per lui?) hanno ormai un ruolo più definito e centrale. Insuperabile è, però, Haymitch, il mentore di Katniss e Peeta: finalmente si libererà dall’etichetta di ubriacone e lo guarderete con occhi diversi.
Recentemente e contemporaneamente ho letto libri pieni di difetti in termini di coerenza, con trama avvincente e personaggi pieni di potenziale, ma non ben sviluppati, ma con Hunger Games è un’altra storia: avvincente ed entusiasmate, ha già un posto tutto suo tra i libri che ho amato di più.

Amaranth

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