La ragazza dietro la finestra (S. Knightley)

Creato il 07 ottobre 2014 da Stefania
Mi ero ripromessa di non ricascarci ma alla fine non ce l'ho fatta a lasciare appesa ad un filo la storia di Sarah e di Marco anche se, lo ammetto, immaginavo già chiaramente come sarebbe andata a finire.
Una premessa prima di arrivare al dunque: La ragazza dietro la maschera - letto in versione cartacea - non mi era affatto dispiaciuto. Il secondo della trilogia - La ragazza dietro il ventaglio - mi aveva lasciato un po' con l'amaro in bocca e mi era sembrato un tantino scontato. Quando, poi, avevo immaginato l'epilogo, il terzo ed ultimo libro, e mi ero detta che probabilmente sarebbe stato ancora più scontato non mi sbagliavo affatto. Sia il secondo che il terzo li ho letti in e-book (ed ho pure speso pochi euro, per fortuna!).
Ancora una volta Sarah ha a che fare con dei diari ed è ancora alle prese con una ricerca che, leggendo un diario, la porta ad una donna che ha avuto una vita molto avventurosa e sfortunata. Una donna che ha vissuto una storia d'amore che, con il diario, viene riportata in vita. Stavolta però quella donna - Kitty - non è morta come negli altri due casi quando le rispettive protagoniste erano vissute in epoche più remote.Stavolta siamo a Berlino e dico subito che della finestra citata nel titolo non c'è traccia. La traduzione dal titolo originale non calza affatto, non c'entra niente con la storia. Nel titolo originale si parlava di un sipario, non di una finestra: quello si che c'azzecca. La finestra proprio no.
La prima parte l'ho trovata piuttosto noiosa e ripetitiva. L'autrice ha cercato di richiamare più volte i passaggi fondamentali della storia di Marco e Sarah narrati nei primi due libri ma vi immaginate che noia dover leggere un riassunto di libri già letti? Già nel recensire il secondo libro mi ero augurata che, nel terzo, non volesse commettere lo stesso errore invece lo ha fatto eccome! In modo ancora più accentuato, e possibile.Se è una trilogia è evidente che si deve aver letto prima i primi due altrimenti... In questo modo credo che l'autrice abbia tentato di rendere leggibile il libro anche a chi si fosse perso i primi due.
Ebbene, la storia platonica di Sarah e Marco mi ha un tantino annoiata... e l'evolversi della situazione che li ha riguardati molto scontata e piatta. 
Interessante la storia di Kitty con la quale il libro - di fatto - si apre. Questo, però, non è sufficiente per farmi dire che il libro mi è piaciuto e per consigliarlo.Qualche descrizione di momenti erotici - molto meno accentuati di quanto l'autrice non abbia fatto con il primo libro - vorrebbe inserirlo nell'ambito della letteratura erotica moderna ma io ci ho trovato una storia d'amore molto scontata (quella di Sarah e Marco), una storia d'amore appassionante e triste (quella di Kitty ed Otto), una storia d'amore mai diventata tale (quella di Gerd e Kitty)... Un romanzetto rosa, insomma, che tenta di essere avvincente proponendo la narrazione su diversi piani temporali e che svela - sempre per mezzo di un diario - anche la storia di quel misterioso Marco Donato che, in questo terzo libro, si libera all'improvviso di tutte le sue paure e sembra essersi lasciato alle spalle anche quella "mostruosità" che tanto l'ha reso misterioso nel primo libro.
Ho avuto l'impressione, per quanto riguarda la storia di Marco e Sarah, che l'autrice abbia voluto chiudere in fretta il capitolo che li riguardava come se fosse rimasta senza niente da dire in merito... Un finale frettoloso e più che scontato per un libro che, onestamente, non consiglierei.

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