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La ragazza senza orecchino

Creato il 07 febbraio 2015 da Scribacchina

Repetita iuvant :-)

Questo è uno di quei brani che parlano al cuore.
Parlano tanto, tantissimo.
Ti fanno commuovere.
Ti dicono che è inutile dannarsi, perché ognuno è un’isola.
Perché non puoi imporre le tue decisioni agli altri.
Non puoi farti amare per forza.
(Sarebbe anche brutto cercare di rubare amore).
Puoi solo accettare le decisioni altrui, così come vengono.

«Non è un dramma, si sopravvive a tutto»
dice la tromba di Freddie.
«Le persone passano, le cose passano, tutto passa.
E, sai, quell’orecchino che avevi perso, quella sera d’autunno… te lo ricordi? Color argento, lungo e sottile, filiforme.
Era stato su quella panchina.
Te li eri tolti, erano d’impaccio.
Li avevi appoggiati sulla borsetta.
Uno era scivolato nell’erba, o forse s’era perso in mezzo alle parole sussurrate.
E quando t’eri accorta che di due ne era rimasto soltanto uno, avresti voluto morire.
Perché quell’orecchino era un simbolo di vita, di affermazione, di libero arbitrio.
Di voglia di amare.
Ecco, quell’orecchino lo ritroverai».

Settimana prossima vado a riprendermi quell’orecchino.
Stesso gioielliere, stessa freddissima città, stessa atmosfera mitteleuropea.
Sono sicura che non me lo venderanno singolo.
Ma in fondo, chi se ne importa.
Di buchi alle orecchie ne ho a sufficienza per ospitare tre gioiellini.
Tutti uguali.


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