Resta un indugio vuoto dopo il tempo di festa, un nulla sbiancato, le parole ormai dissolte dai muri, intonsi, mai letti.
Il tarlo dell’attesa non s’appaga e si ridispone in equilibrio perfetto, allineato nella cornice, sospeso tra il pianto e il riso.
Pare dica:” Sono qui che ti aspetto”
Chiara