La realtà demoniaca di Fukushima... Potenziale anche in altre centrali USA

Creato il 05 marzo 2012 da Cribassi


Fig. 1. Particelle nello spazio il 20 marzo 2011 alle 12:00 UTC (in alto) e il 27 marzo 2011 alle 18:00 UTC (in basso); le sfumature di rosso indicano particelle nello strato inferiore, fino a 3 km . Quelle nere/blu scuro indicano lo strato medio fino a 6 km di altezza; il blu chiaro indica lo strato superiore ; si sono simulate le traiettorie usando il modello di dispersione Lagrangian (il periodo di rilascio delle particelle è stato il 12 marzo 2011). (Per interpretare i riferimenti dei colori si veda l' articolo qui.).  foto da: http://rense.com/
Nei giorni che seguirono l’11 marzo 2011, l’inizio della catastrofe nucleare di Fukushima il segretario del capo di Governo, Yukio Edano, rassicurava ripetutamente il pubblico giapponese, i media e la comunità mondiale,  che “non c’era immediato rischio di salute” dalle crescenti fuoriuscite radioattive dall’impianto nucleare Daiichi di Fukushima
Le parole che scelse, furono molto simili a quelle  dell’establishment  Americano per l’energia nucleare durante il disastro di Three Mile Island (fusione del 1979), come catturate dal classico manuale di Rosalie Bertell “ Nessun pericolo immediato? Prognosi per una Terra radioattiva ( No Immediate Danger? Prognosis for a Radioactive Earth.
Tuttavia, come poi rivelato dal New York lunedi, Edano e i suoi colleghi al piu’ alto livello del governo federale giapponese, erano veramente preoccupati di un scenario del peggiore dei casi: una “demoniaca reazione a catena” di fusioni di reattori nucleari che avrebbe diffuso catastrofiche quantità di mortale radioattività

(…) In merito ad un tale scenario da incubo, misteriosamente simile a cio’ che il regista giapponese Akira Kurosawa aveva descritto nel suo “ Dreams”, il New York Times riportava:
“Perderemo Fukushima Daiichi, quindi perderemo Tokai,” Mr. Edano viene citato per aver citato altri due impianti nucleari. “ Se accadesse, è solo logico concludere
che perderemo anche Tokyo.”
Il 13 marzo 2011, persino mentre i reattori di Fukushima Daiichi stavano fondendosi
  ed esplodendo e le sue vasche di raccolta erano a rischio di bollitura o di prosciugarsi completamente e lo scarto altamente radioattivo rischiava di prendere fuoco, l’americana Nuclear Regulatory Commission (NRC) forniva falsa rassicurazione al pubblico USA e ai suoi media, sul fatto che  nessun livello di fallout radioattivo dannoso  avrebbe raggiunto i territori USA.
Tuttavia, proprio nello stesso momento, l’ NRC era lei stessa preoccupata per i livelli potenzialmente pericolosi  di iodio radioattivo 131 che raggiungevano l’Alaska.
Giusto la settimana scorsa, l’NRC ha tenuto degli incontri pubblici su cio’ che di recente ha svelato e che viene definito
“State of the Art Reactor Consequence Analysis” (SOARCA) – stato dell’analisi del tipo di conseguenza del reattore-. Un meeting ha avuto luogo vicino all’impianto nucleare di Peach Bottom in Pennsylvania, non lontano da Philadelphia o Washington D.C., dove operano 2 reattori ( General Electric Boiling Water Reactors of the Mark I design -GE BWR Mark I-). Paul Gunter, Direttore progetto supervision del reattore nucleare, ha partecipato e testimoniato.
Naturalmente, come mostrato dal Fukushima Daiichi, un grave incidente al reattore di Peach Bottom potrebbe facilmente estendersi al secondo reattore. Come Yukio Edano — ora Ministro della Economia Commercio e Industria  Giapponese, (METI), con supervisione diretta sulla Agenzia per la Sicurezza Industriale e Nucleare (Nuclear and Industrial Safety Agency (NISA) — mise in guardia su Fukushima Daini e Tokai, una catastrofica fuoriuscita da Peach Bottom potrebbe diffondersi ad altri impianti nucleari vicini, come Limerick Units 1 and 2, Three Mile Island Unit 1, e Salem Units 1 e 2/Hope Creek, obbligando gli operai ad evacuare e mettendo a rischio di sicurezza molti altri reattori e vasche di raccolta scarti altamente radioattive.
Nonostante questo… il SOARCA
– stato dell’analisi del tipo di conseguenza del reattore- della Nuclear Regulatory Commission ipotizzando che tutta la radioattività sarà contenuta in caso di incidente, e che ogni rilascio avverrà lentamente ed in modo prevedibile, sostiene che le vittime saranno poche o addirittura non ce ne saranno. Una tale falsa rassicurazione, si spiaccica sul loro muso alla luce delle lezioni apprese dalla catastrofe  di Fukushima, incluse le nuove rivelazioni di cui sopra..
Infatti Peach Bottom 2 e 3 soo molto piu’ grandi delle unità da 1 a 4 di Fukushima.
(…) La central nucleare di Peach Bottom, immagazzina in loco oltre 1500 tonnellate di combustibile nucleare irradiato
By Cindy Folkers, specialista su radiazioni e salute al Beyond Nuclear.
Trad e sintesi da: http://www.counterpunch.org/2012/03/02/the-demonic-reality-of-fukushima/
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