Questo il racconto.
La realtà mostra invece una maggioranza divisa, un presidente del Consiglio che (diversamente dal passato), rimane in questo momento lontano: lo stesso PD è ora diviso al suo interno tra cattodem e pro Cirinnà. Partito che ha dato libertà di coscienza al suo interno e non ha posto la condizione di fiducia, come per l'Italicum, altra legge di iniziativa popolare (almeno sulla carta).
Oggi continueremo a vedere la realtà attraverso il racconto che più ci aggrada: sulle unioni civili, sul lavoro (e sul miracolo jobs act), sul bail in e sull'Europa.
I contratti aumentano per gli sgravi, le nuove attivazioni sono cresciute a dicembre in un periodo in cui il PIL non cresceva.Il bail in l'ha votato anche il PD che, recentemente, ha pure votato la direttiva Balz (che tira in ballo anche i titoli di Stato delle banche).
E, mentre discutiamo del nulla, il giglio magico si prende altre poltrone, in Rai questa volta.
Sempre alla faccia della competenza, della rottamazione, della trasparenza e del cambiamento, si intende.
Perché ora i voti per la legge arriveranno dai senatori verdiniani che ieri è stato ricevuto al Quirinale dal presidente.Sempre per la storia del cambiamento.