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La recensione a “Provocanti incontri” di Susan Lyons by Evelyn Storm

Creato il 21 giugno 2013 da Evelynstorm

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Titolo: Provocanti incontri
Autrice: Susan Lyons
Casa Editrice: Harlequin Mondadori
Collana: Harmony Passion
Numero pagine: 255 secondo il mio ebook reader.
Trama: Rina Goldberg, voluttuosa musicista, è a un bivio della sua vita: ha appena ricevuto una proposta di matrimonio dall’uomo che frequenta, serio e affidabile, ma che non ama. Che cosa deve fare? Meno male che ci sono le Sex 4 the City a consigliarla. Le sue più care amiche, infatti, la spronano a rifiutare e a seguire il cuore per rintracciare il primo grande amore di Rina, Giancarlo Mancini, che nove anni prima l’aveva travolta con la sua sensualità. Lui è a Vancouver per girare un video musicale e Rina, impulsivamente, lo contatta. L’incontro genera scintille e il sesso tra loro è fantastico. Questa è la passione che lei ha sempre sognato e non le sembra vero di poterla vivere appieno. Basterà, però, l’attrazione sfrenata che provano l’uno per l’altra a tenere vivo un rapporto così complicato? In fondo la vita di Giancarlo è altrove e lei ha appena ottenuto un nuovo lavoro. L’esplosione unica di sensazioni che assapora a ogni loro appuntamento erotico convincerà Rina che quell’amore vale ogni sforzo.
Recensione: Premetto che non sapevo si trattasse di una saga fino a oggi. Nel senso che io sono partita da questo romanzo, che è il terzo, della miniserie “Sex 4 The City”. In pratica, ogni libro ha per protagonista una delle 4 amiche che fanno parte di questo gruppo e che si riuniscono puntualmente per discutere dei loro amori e di ciò che sta capitando nella loro vita. Ognuna è un’ancora di salvezza per le altre. In questo libro la protagonista è Rina, forse quella che mi è piaciuta meno. Non ho letto gli altri libri, ma i tratti delle altre ragazze, che sono stati tratteggiati nel libro, mi sono parsi più interessanti o vicini a me. Per carità, io esprimo solo il mio parere. Quello che mi piace di Rina è che è una brava musicista che lotta e ha sempre lottato per arrivare a realizzarsi. Ho apprezzato molto che sia riuscita a farsi strada, seppure sia rimasta orfana presto. Ma il continuo descriverla come una complessata, dalle forme morbide e i ricci scuri, vestita come le zingare, diciamo, con gonne lunghe e scialli sulle spalle, che negli incontri intimi non vuole si accenda la luce, non ha contribuito a farmela rendere più interessante del dovuto, anche se al suo compagno e all’ex lei piace molto. Insomma, abituata a paladine in perfetta forma, anche per colpa della società che vuole così, non so, avrei preferito leggere una descrizione diversa. A parte questo, come c’è già scritto nella trama, Rina vive in Canada e, tra le sue ripetizioni di musica agli altri, gli esercizi, i provini, le suonate fuori casa con un piccolo gruppo, si incontra con le amiche. Riceve anche una proposta inaspettata da parte del suo attuale compagno, con il quale si accorda perché le sia concesso del tempo per rifletterci. Le amiche, affinché si decida in bene o in male, le consigliano di ricontattare il suo ex, Giancarlo, l’amore giovanile più importante che Rina abbia avuto. E lei accetta, dopo aver saputo che si trova proprio a Vancouver, anche se, a differenza di lei, non suona più e dirige video musicali. La vita di lui è sempre in movimento, quella di lei no. A parte questa differenza, quando si rivedono, è un ritorno di fiamma per entrambi. Il sesso sarà fantastico e non solo. Riuscirà Rina a lasciare l’attuale ragazzo per lui? Coronerà il sogno d’amore con Giancarlo o le barriere che li dividono diventeranno insormontabili? La storia nel complesso è carina, niente da dire sulla scrittura o sullo stile della Lyons, ma ha esagerato con il sesso, secondo me. Va bene che il romanzo fa parte della collana dedicata alla passione, però che due personaggi non facciamo altro che eccitarsi appena si vedono e che non aspettino altro che “farlo” sempre, è un po’ esagerato. Tanto che alla fine si passa da un estremo all’altro, o almeno a me è capitato, del tipo che ho pensato “Ora basta!”.



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