LinkedIn, il social network legato a doppio filo al mondo business delle imprese, ha annunciato pochi giorni fa il lancio del proprio Per quello che può valere il mio giudizio, a me è piaciuto molto. La trama si sviluppa bene. I tempi sono scanditi e contrapposti con maestria. Il “colpevole” si intuisce dall’inizio ma l’azione distrae a sufficienza per non guastare la sorpresa finale. E’ scritto in un italiano scorrevole, gradevole e attuale. La caratterizzazione dei personaggi principali è sicuramente eccellente.
Appena riuscirò, leggerò anche “la Bibbia Oscura” e ti invierò poi le mie considerazioni.
Carlo Santi (che non sono io, ndr)
share button, sulla scia degli analoghi pulsanti di condivisione di contenuti di Facebook, Twitter, Buzz e tanti altri ancora. Pulsanti che si vedono sempre più spesso sia nei grandi portali editoriali che nei piccoli blog personali anche per la facilità di implementazione: per inserirli tra le pagine del proprio spazio web, infatti, non serve nessuna grande capacità di programmazione ma è sufficiente copiare e incollare al posto giusto alcune linee di codice fornite dal servizio stesso.Lo “Share on LinkedIn”, però, prova a spingersi un po’ oltre rispetto al solito web sociale, dove la condivisione non è sempre sinonimo di qualità e dove ognuno interpreta alla sua maniera il ruolo di amplificazione di contenuti all’interno della propria rete di contatti: d’altra parte il serbatoio potenziale di 85 milioni di utenti globali, tra cui 4,2 milioni di dirigenti aziendali e 1,3 milioni di proprietari di piccole imprese (dati: piattaforma LinkedIn), impone per lo meno di provarci.
Ed è così, allora, che gli stessi curatori del social network provano ad alzare la posta:
we’d like to offer readers an effective way to share relevant professional content – news, thought pieces, white papers, or presentations on slideshare – with their business network on LinkedIn
Ovvero, in linea con lo scopo del sito, si mira a qualcosa di più del classico rilancio di immagini ironiche, meme o video musicali pescati chiss