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La recensione di StrepiTesti: “Il quinto Vangelo”

Creato il 30 agosto 2011 da Cataruz

Cover Il quinto Vangelo

Il Quinto Vangelo di Carlo Santi, Edizioni Ciesse

La recensione di Pia Barletta

 

Se si scoprisse che il Santo Padre dovrebbe essere la Santa Madre, cosa succederebbe nel mondo cattolico? Quali le reazioni dei cattolici e dei laici?

Da tale affascinante teoria prende vita il romanzo Il Quinto Vangelo di Carlo Santi, che si snoda lungo un percorso costellato di cadaveri. Su questa scia di sangue c’è la caccia serrata a un antico manoscritto dei membri del Crepuscolo (potente e spietata organizzazione segreta) che non esitano a uccidere chiunque cerchi di ostacolarli. Da chi è capeggiata lo scopriremo alla fine della storia, come nella migliore tradizione giallista.

A Tommaso Santini, alias il Risolutore, viene affidato il difficile compito di impedire che i sacri scritti cadano in mani sbagliate. Tutto ha inizio dal ritrovamento del cadavere di Monsignor Paolini, Vice Prefetto della biblioteca Apostolica Vaticana, posto nella bara di Papa X.   Primo delitto di una lunga serie, da questo momento teniamoci forti: il viaggio con Carlo Santi sarà molto movimentato. 

Dalla Cattedrale di Aquisgrana al Monastero di Santa Caterina, battendo impervi sentieri e sfidando mille pericoli, il Risolutore si districa tra millenari segreti, coadiuvato da agenti speciali e una speciale donna: il magistrato Sonia Casoni. Il linguaggio ai limiti dello scanzonato è il tocco di classe a un thriller denso di azione e informazioni, tanto che viene da chiedersi spesso dove finisca la leggenda e inizi la verità. Lotte di potere, archivi segreti, monaci Shaolin, tecniche di sopravvivenza, labirinti di caverne e acque miracolose, sono solo una parte degli ingredienti di un’opera corposa per la stesura della quale l’autore si è ampiamente documentato.

Ma è intorno agli antichi Vangeli che ruota tutto, gnostici, apocrifi e canonici, un tema senz’altro intrigante per chiunque; di alcuni di essi si erano perse le tracce, frammenti ben nascosti, protetti da chi vorrebbe impossessarsene per fanatismo religioso, e anche da chi, molto più prosaicamente, per sete di potere. Il Quinto Vangelo, scritto da Maria Maddalena, potrebbe sovvertire la visione della religione così come la conosciamo, un punto a favore dell’autore per me che sono una donna. Dio e la Madre, una dissertazione particolarmente interessante sulla quale riflettere, così come la disquisizione sull’ascesa dell’Anima, che ho apprezzato particolarmente. I principi della vita, la forza che travalica i limiti del corpo, l’amicizia profonda che scaturisce da intima conoscenza, sono per Tommaso Santini elementi imprescindibili: è un uomo di fede, e la sua fede ha un significato molto più ampio.

Un’opera complessa e completa in cui si muovono personaggi sapientemente tratteggiati, con descrizioni di luoghi e cerimoniali “Papali”, sempre con un pizzico di arguta ironia, si può dire che l’impresa, titanica, considerando la lunghezza, sia perfettamente riuscita.

A cura di Pia Barletta

StrepiTesti


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