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“La Regina dei baci” di Kristien Aertssen, Babalibri

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

reginacopLa casa editrice Babalibri ha da pochissimo aggiunto alla già ben nutrita , pratica ed economica, collana Bababum uno dei titoli, a mio parere, più incantevoli del suo catalogo. “La Regina dei baci” di Kristien Aertssen.

Permettetemi di essere poco misurata: questo albo mi delizia, è stato per me colpo di fulmine già ai tempi della sua prima pubblicazione, qualche anno fa, nel formato originale, più grande e cartonato.

E’ stata comunque una bella sorpresa quella di notare che la versione piccolina – da zainetto – non sottrae troppo alla gioiosità, al tripudio di colori, alla tenera vivacità delle illustrazioni che narrano, assieme ad un testo equilibrato, poco descrittivo ma efficace, una storia dolce ma peperina, d’affetto e di scoperta.

Una storia che in apertura potrebbe essere fraintesa. E’ vero, c’è una mamma regina un po’ troppo indaffarata, troppo oberata dalle difficoltà del governare da avere poco tempo da dedicare alla sua bambina in cerca di coccole. Tanto impegnata da non trovare nulla di meglio che prestare alla figlioletta l’aereo regale e mandarla in cerca della Regina dei baci, colei che potrà soddisfare il bisogno di tenerezza che lei, ahimè, non riesce a colmare.
Ma la piccola punta di condanna finisce qui, l’albo non è affatto interessato a colpevolizzare la madre, né a insistere sulle mancanze affettive della figlia. Tutt’altro.

Mamma sovrana come tante mamme fa quel che può, sbagliando magari. E la bambina ha davvero mille risorse tanto che, subito pronta, si mette in viaggio, ben poco abbattuta, alla ricerca della misteriosa Regina dei baci.

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Il viaggio e l’avventura, si sa, sono sempre possibilità – e questo è ancor più vero nei libri per bambini, dove sovente e simbolicamente le peripezie e gli spostamenti rappresentano la crescita – ed è così che la principessina incontra strani regni e ancor più curiose regine.

C’è la Regina delle torte che le insegna a preparare succulenti dolcetti, c’è la Regina dei gatti che la lascia giocare con un simpatico esercito di micini. C’è poi la Regina dei giochi che le apre le porte del suo castello pieno zeppo di divertimenti, c’è la Regina dei fiori che le permette di scorrazzare libera nel suo profumatissimo giardino. Ad ogni visita la bambina riceve un dono da portare a casa.
Ma della Regina dei baci, per quanto la cerchi, nemmeno l’ombra…

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Nel libro, dopo ciascun passaggio si apre una piccola finestra sulla stanza della Regina madre che, terminati i suoi doveri amministrativi, si sente via via sempre più triste e sempre più desiderosa di abbracciare la sua figlioletta.

Fin quando nell’ultimo regno visitato, quello della sovrana della notte, accade che una fiaba ricordi alla principessina la sua mamma rimasta sola. Non resta che correre da lei – e finalmente abbracciandola e baciandola – capire di aver trovato la tanto cercata….Regina dei baci!

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La storia ha un ritmo semplice, ripetitivo, che piace ai bambini e stimola proficuamente la loro attenzione. Possiede un finale divertente, dolce, che chiude perfettamente il cerchio della narrazione.
Una chiusa buona, che è di conforto per madre e figlia e racconta di come l’amore, quello autentico, sia indulgente, sempre pronto a darsi e, infondo, poco curante dei difetti e delle mancanze, almeno quelli in buona fede.

Un racconto fantastico, ambientato nel luogo per eccellenza delle fiabe – i regni popolati da principi e re – ma che tanto parla della nostra quotidianità, fatta troppo spesso di poco spazio da dedicare ai figli, di impegni sempre irrinunciabili, purtroppo a volte a ragione.

Genitori e figli possono quindi tranquillizzarsi: seppure a volte c’è poco tempo per i baci, l’amore resta intatto, sia da parte dei primi verso i secondi che viceversa.
E soprattutto possono rassicurarsi i bambini: anche se la mamma a volte manca, rientra tardi, è stanca e pare ci sia sempre un qualcosa, spesso incomprensibile, più grande e più urgente, non vuol dire che non ci ami e che, quando separata da noi, non senta la nostra mancanza.

Il finale richiama quindi anche il momento del ricongiungimento, la sera tanto agognata quando, stanchi delle fatiche del giorno, madri e bimbi possono ritrovarsi, tutti baci e coccole.

Ancora, le ore della separazione – la scuola, lo sport, i pomeriggi trascorsi con altre figure – possono costituire risorsa, momenti per conoscere “la realtà fuori”, dalla quale imparare e dalla quale trarre i doni da portare poi nell’ambito domestico.
Molto bella, a tal proposito, la scelta di rappresentare le tante regine del libro tutte differenti – come etnia, colore della pelle, paese di provenienza – per dare il senso di apertura verso l’altro e verso le diverse culture che il viaggio dei nostri figli nel mondo dovrebbe costituire.

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La bellezza dell’albo, oltre alla tenerezza della storia e ai tanti spunti di cui si fa portatrice, risiede senza dubbio anche nelle meravigliose illustrazioni che rendono le pagine scoppiettanti, allegrissime e briose.
Figure sorridenti e tanti deliziosi particolari, tutti da osservare, per accompagnare un racconto profondamente positivo, affettivo e, come i nostri bimbi, vivacissimo.

(età consigliata: dai 4 anni)

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rilegato e cartonato La regina dei baci



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