TRAMA:La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi. L'ultimo capitolo della trilogia di Stieg Larsson è ancora una volta una descrizione della società contemporanea sotto forma di thriller. Un romanzo emozionante di trame occulte e servizi segreti deviati, che cattura il ritmo del nostro tempo e svela a cosa possono condurre le perversioni di un sistema malato. Una storia che, fedele all'anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile.
PUBBLICATO DA: Marsilio (2009) – 857 pp.
VOTO: 9
GIUDIZIO:Siamoall’atto finale della trilogia che ha appassionato tutti gli appassionati delgenere, che ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultima pagina i lettori delleprecedenti puntate e che ha dato popolarità ai cosiddetti gialli svedesi. Illibro che conclude la trilogia rimette al loro posto tutti i pezzi del puzzle,finalmente si fa luce sull’infanzia di Lisbeth e per chi ha sbagliato ed èancora in vita è giunto il momento di pagare i debiti con la giustizia. E cosìcrollano tutti quanti: il padre Zalachenko, lo psichiatra Peter Teleborian, ilfratellastro Niedermann, gli agenti della “Sezione” che proteggevanoZalachenko, i motociclisti del moto club Svavelsjo;
nessunorimane impunito per i torti che Lisbeth ha subito a causa del padre.Inquesta impresa però non è sola, viene affiancata in tribunale dall’espertaAnnika Giannini, sorella di Mikael Blomkvist e avvocato specializzata nelladifesa di donne maltrattate; viene sostenuta del suo ex datore di lavoro DraganArmanskij che aiuta Erika Berger e Mikael Blomkvist a smascherare i complottiarditi contro di loro da parte della “Sezione” allo scopo di impedire loro lapubblicazione del reportage sullo scandalo Salander. Infine viene aiutata datutti i giornalisti della redazione di Millennium, che si impegnano per trovarele prove necessarie ad incriminare tutti i personaggi coinvolti in quello chesembra essere uno dei segreti di stato più scomodi che si possano immaginare.Illibro, come i precedenti capitoli della trilogia, è stato portato sul grandeschermo col film omonimo diretto da Daniel Alfredson uscito in Italia il 28maggio 2010.Tuttosi risolverà per il meglio, ciascuno andrà in contro al destino che si merita,ma tuttavia il finale lascia aperto un quesito al quale i più appassionatidella trilogia non troveranno risposta: cosa ne sarà di Mikael e Lisbeth? Perchi ha visto il film, nel quale è più facile cogliere certi dettagli rispettoalla lettura del romanzo, avrà sicuramente notato due osservazioni fatte daAnnika in due momenti diversi: la prima nel momento in cui Annika decide didifendere Lisbeth e vede la documentazione segreta raccolta da Mikael, lei diceal fratello: “Sei disposto a spingerti molto avanti per il bene di Lisbeth” elui risponde con un semplice “Si.”. La seconda invece viene pronunciata nelfinale una volta concluso il processo, Annika mentre accompagna Lisbeth ledice: “Lo sai che è tutto merito di Micke vero?” e lei le risponde con: “Sì.Certo che lo so. Lo so.” Tutti e due quindi hanno un atteggiamento chiuso eriservato circa i loro sentimenti reciproci, e purtroppo questo punto non vienechiarito. Da qui si capisce come il progetto iniziale di Larsson non prevedevadi concludere la serie di Millennium in questo modo. Indubbiamente se Larssonavesse avuto l’opportunità di completare il suo progetto avremmo potutoapprezzare altre avventure che avrebbero visto Mikael e Lisbeth impegnati nellalotta contro la criminalità, tuttavia non sarà così, non ci saranno altriromanzi con loro e purtroppo la storia di Millennium finisce qui. Non rimaneche fare i complimenti innanzitutto a Larsson per averci saputo trascinarenella sua terra d’origine con una storia tanto interessante quanto coinvolgenteper il lettore. Poi bisogna fare i complimenti anche alla casa editriceMarsilio per aver creduto, investito e diffuso in Italia questa serie; edinfine ai registi Niels Arden Oplev e Daniel Alfredson che hanno portato sulgrande schermo la trilogia di Millennium. Degna di nota anche l’attrice NoomiRapace che ha saputo interpretare con talento in tutti e tre i film, unpersonaggio tanto enigmatico e complesso come quello di Lisbeth.