La Regione Lombardia ha già i suoi problemi con Formigoni ed ha dovuto sopportare una perdita grave, le dimissioni del Trota. Quelle della Minetti avrebbero inferto un colpo, mortale, alla mia regione.

Creato il 06 settembre 2012 da Slasch16

La   mia, amata, Regione dal 10 aprile 2012 non è più la stessa, dopo le dimissioni del Trota brancola nelle nebbie padane.
E’ venuta a mancare la bussola dell’orientamento politico istituzionale, il pensiero politico del Trota era un riferimento per tutti i consiglieri che adesso non sanno più cosa fare, fare progetti.
Non bastasse questa disgrazia, politica, sono emersi ancora i problemi giudiziari di Formigoni e della sua cricca e la Regione procede con le stampelle, non può avere un passo spedito anche se Formigoni si è già assolto ed ha emesso la sua sentenza: sono innocente.
Resta il fatto che Comunione e Liberazione ha preso le distanze da Formigoni, al meeting di Rimini, ed il segnale è preoccupante, per noi, Comunione e  Liberazione le cose le sa anche senza confessionale in quanto partecipante attivo.
La Lombardia ha già i suoi problemi. Il Consiglio Regionale, quello che è rimasto del Consiglio, ha  rogne con la giustizia e per quanta buona volontà ci mettano i lombardi queste scosse ripetute di terremoto, politico istituzionale, hanno formato delle crepe preoccupanti, in modo particolare le dimissioni del Trota che in pochi anni era diventato un pilastro della nuova politica lombarda.
L’iscrizione di Formigoni tra gli indagati per mazzette, ripetute, sono state come piccole scosse di assestamento, sopportabili, anche perchè Formigoni ha usato immediatamente il suo cemento rapido per metterci una toppa.
E’ innocente, il prete l’ha già assolto più di una volta.
Detto questo la Regione traballa, la perdita di altissime personalità politiche fa tremare le fondamenta del Consiglio Regionale perchè, come sempre, se ne vanno sempre i migliori.
Per questo sono d’accordo, questa volta, con Nicole Minetti che non si vuole dimettere, incurante delle difficoltà e dei problemi che la decisione comporta ad Alfano che aveva chiesto le sue dimissioni.
Non solo, Nicole affronta anche le male lingue che le danno della zoccola e si sacrifica per la nostra regione.
Essa, la Nicole, è consapevole che la Regione Lombardia persa la trave portante, il Trota, si regge esclusivamente al palo della lap dance della Minetti, quello attorno al quale ballava vestita da suora con il crocifisso in mezzo alle tette mentre Berlusconi le palpava il culo.
Se la Minetti si dimettesse si porterebbe via anche il palo ed il Consiglio Regionale Lombardo verrebbe travolto dalle macerie.
Per questo dico alla Nicole tieni duro, almeno sino ad ottobre e noi sappiamo perchè.
Nella foto la vediamo mentre comunica ad Alfano che non si dimette, si sacrifica per noi.
Non smetterò mai di ringraziarla e la invito a tener duro, come faceva Silvio con il viagra e le punture. 



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