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La Regione Sardegna e l’impegno votato oggi in aula sul caso Quirra

Creato il 08 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

La Regione Sardegna e l'impegno votato oggi in aula sul caso QuirraQuirra, la Regione dovra’ costituirsi parte civile nell’eventuale processo sul presunto disastro ambientale e sanitario nelle aree del Poligono di Quirra. Lo prevede un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale su iniziativa del Psd’Az con primo firmatario l’onorevole Giacomo Sanna. Il documento impegna  la Giunta ad attivare un confronto tra Stato, Regione, Enti locali e parti sociali per predisporre nel territorio interessato dalla base ”un sistema economico alternativo alla presenza del Poligono militare”, nel testo si analizzano poi i problemi derivanti dalle attività militari di sperimentazione ed esercitazione del poligono interforze di Quirra e sulle gravi ripercussioni socio economiche sui territori di Perdasdefogu e Villaputzu infine si arriva alla   ”dismissione progressiva e definitiva di tutte le servitu’ militari” in Sardegna.A votare l’ordine del giorno è stata solo la  maggioranza, con esclusione dei Riformatori, e l’astensione del centrosinistra (24 sì, 2 no e 20 astensioni).Il documento impegna la giunta ad attivare subito un tavolo di confronto tra Stato, Regione, Enti locali e tutti gli attori del territorio per predisporre un sistema economico alternativo a quello della presenza militare nella zona di Quirra, ad arrivare in via definitiva un confronto tra Stato e Regione per procedere alla dismissione definitiva di tutte le servitù militari nell’isola. Il documento prevede anche l’impegno della giunta a considerare anticipazione, per conto dello Stato, i finanziamenti già stanziati per far fronte alla crisi economica, a costituirsi parte civile nell’eventuale processo per il presunto disastro ambientale nelle aree del Poligono e a richiedere allo Stato l’immediata bonifica dei territori inquinati.

Infine nel testo viene anche accennata la situazione economica creatasi a La Maddalena dopo la partenza dei militari statunitensi, con tutte le incognite sull’economia da riconvertire e le bonifiche ancora da ultimare. “Il territorio sardo deve affrancarsi definitivamente dalla presenza delle servitù militari – si legge nel documento – evitando altresì di affidare le aree liberate a coloro che desiderano esclusivamente produrre degli utili a danno dei sardi e della Sardegna, come nel caso di La Maddalena e dell’affidamento delle aree dell’ex arsenale alla Mita Resort della Marcegaglia ad un canone irrisorio di 5.000 euro al mese”. L’ordine del giorno impegna inoltre la Giunta a richiedere allo Stato l’immediata bonifica dei siti inquinati.

 

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