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La Regione vuole l’inceneritore!

Creato il 29 ottobre 2010 da Patuasia

Più aumenta la raccolta differenziata più diventa assurda la spesa di 220 milioni di euro per un impianto (quale non si sa) che bruci i rifiuti indifferenziati. E’ questa la vera ragione per cui la III Commissione regionale ha respinto la petizione di oltre mille valdostani che chiedevano la raccolta differenziata dei rifiuti organici degli abitati di fondo Valle e il loro trattatamento in un apposito impianto di compostaggio. Risultano infatti ben poco convincenti le ragioni ufficiali addotte.  Si è detto che in varie vallate si sta attivando il compostaggio domestico; la petizione non proponeva affatto una raccolta dove c’è già il compostaggio, ma solo dove non è facile farlo, come ad Aosta. Si è detto che il compost non avrebbe mercato; ce l’ha in tutti quei posti dove viene fatto bene e ne viene intelligentemente incentivato l’uso. Vera invece l’altra motivazione addotta e cioè che “la proposta non è coerente con le decisioni assunte dal Consiglio regionale in materia di gestione dei rifiuti”. In altre parole, siccome la Regione ha deciso di bruciare, ridurre ulteriormente il già scarso materiale per alimentare l’impianto alzerebbe ulteriormente il costo unitario che, è stato calcolato, raggiungerà la ragguardevole cifra di 220 euro a tonnellata.

Non sarà inoltre attivata una tariffa puntuale per premiare chi produce meno rifiuti e incentivare la raccolta differenziata (sennò che cosa bruciano?) e quindi il passaggio da tassa a tariffa previsto dalla legge costerà a tutti uno sproposito.


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