Magazine Cinema
Sono apici di giornalismo pompiere infatti quelli cavalcati da Gary Webb, per anni alla ricerca di una storia che lo portasse alla ribalta nel suo lavoro e all'improvviso autore di quello che rischia di essere uno dei più grossi scandali nazionali e mondiali per il suo paese. Per finanziare gli armamenti ai ribelli del Nicaragua, negli anni Ottanta, l'America, con la collaborazione della CIA, favoriva l'esportazione e lo spaccio di crack nelle sue terre, nonostante pubblicamente dichiarava, di Presidente in Presidente, una lotta costante per annientare lo smercio di stupefacenti.Da una pagina come questa - vera come ci viene ricordato all'inizio - Martin Scorsese avrebbe girato la camera sui "colpevoli" a stelle e strisce, limitando a qualche incursione misurata le indagini di giornalismo e gli incontri interrogatori. Michael Cuesta, che sa di non essere affatto Scorsese, resta concentrato invece sull'agitazione delle acque e le varie conseguenze, intento a sfoderare un thriller d'inchiesta, equilibrato e solido, mantenuto in riga da un bravo Jeremy Renner, tornato al centro dell'attenzione dopo anni di distanza dal quarto capitolo di Bourne. E' una pellicola impostata assai canonicamente allora "La Regola Del Gioco", a cui non bisogna chiedere tripli salti mortali, come nemmeno giravolte particolari, Cuesta è bravo tuttavia a tenere la mano ferma e a non perdere dal suo raggio visivo il tiro verso l'obiettivo principale, cioè raccontare una pagina importante a cui, forse, si è concessa poca attenzione/spessore (colpa dello scandalo Clinton-Lewinsky, pare).
Ecco tornare prepotente perciò, nell'economia dell'esposizione, quel campo giornalistico, quello che anche Renner, nel momento più importante e drammatico della sua demolizione, esalta e contemporaneamente abbatte, circondato da colleghi, superiori e addetti ai lavori che preferiscono non alimentare incendi, proteggendo i comportamenti del loro paese, tranquillizzando gente e rinunciando alla possibilità incredibile di poter cambiare il mondo con un pezzo di carta scritto da inchiostro.E' il punto di contatto più stretto che la sceneggiatura di "La Regola Del Gioco" si permette di avere con la serie di Aaron Sorkin, quello sprazzo di aggressività che non fa parte del suo carattere generale, eppure in quel piccolo sfogo, in quel leggero andare fuori binario, è abbastanza scaltro da immettere una spruzzata di colore sgargiante, tra i numerosi tratti netti e precisi.
Ispirato ai libri di Nick Shou (Kill The Messenger), quello realizzato da Cuesta va a classificarsi così come un prodotto asciutto che fa il suo dovere: informa e intrattiene. Evitando, magari, qualsiasi tipo di esaltazione, ma inchiodando piacevolmente alla poltrona.
Trailer:
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La regola del gioco
(Kill the messenger)di Michael Cuesta (Usa, 2014)con Jeremy Renner, Rosemarie DeWitt, Mary Elizabeth Winstead, Paz Vega, Barry Pepper, Ray Liotta, Andy Garcia,... Leggere il seguito
Da Kelvin
CINEMA, CULTURA -
Il Cinema Ritrovato all’insegna di Bergman, Keaton e Welles
L’avrete sentito molte volte: “È un festival da non perdere”, tanto che questa frase potrebbe risultare insignificante alla maggior parte delle persone. Leggere il seguito
Da Mattiabertaina
CINEMA, CULTURA -
Momenti di trascurabile infelicità
di Francesco Piccolo - EinaudiQuando leggi un libro che ti rimane sullo stomaco come il precedente di questo, come se fosse una delle leggi di Murphy, infili... Leggere il seguito
Da Paolob
CULTURA, LIBRI -
“Water kagen zurgen zagen” – Il burlone che riuscì a beffare L’Eco di Bergamo
Nel giugno del 1986 lavoravo al Giornale del Lazio e il pomeriggio del tredici, mentre davo una scorsa ai quotidiani, mi imbattei in un pezzo pubblicato su L’Ec... Leggere il seguito
Da Federbernardini53
CULTURA -
La regola del gioco (2014)
Come pubblicizzano durante i trailer, quest'estate cinematografica dovrebbe essere particolarmente ricca e tra gli altri film che vengono citati nel corso di... Leggere il seguito
Da Babol81
CINEMA, CULTURA -
Raccontare il sesso
Il capitolo quattro del mio antico romanzo, L'ultima stella, che sto eroicamente ribattendo (ma anche tagliando, cambiando, mutando di tempo ecc.) mi ha... Leggere il seguito
Da Massimo Citi
CULTURA