Non godo di un punto di vista privilegiato nell’osservazione di questa lettrice. Siede lungo la mia stessa fila di posti, solo che c’è un’altra ragazza a frapporsi tra noi. Ah ecco, la ragazza sta scendendo. Forse riesco a scorgere qualcosa in più oltre alla copertina del libro…
La lettrice sembra essere giovane, sulla trentina, è salita al capolinea della metro B1 ed ha avuto la fortuna di trovare un posto libero. Non ha aspettato molto prima di aprire il romanzo di Giancarlo Carofiglio, La regola dell’equilibro, ed immergersi nella lettura. Le pagine scorrono fluide tra le mani, i capitoli avanzano, i caratteri stampati si susseguono velocemente. Tiene il libro aperto sulle ginocchia, indossa una giubbotto nero ed un foulard di colore grigio, sul quale si adagiano i suoi capelli biondo cenere. La donna è leggermente china in avanti, ma la sua fisionomia mi sfugge, non è chiara ai miei occhi, dato che il posto libero tra noi non impiega molto ad essere nuovamente occupato.
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