Magazine Diario personale

La regressione dei campioni

Creato il 04 giugno 2012 da Lipesquisquit

È difficile che io dia pareri in fatto di calcio, così come è difficile che i miei pareri contino qualcosa, calcisticamente parlando, però qualcosa mi dice che c’è bisogno di ribadire un paio di cosette su cosa è lo sport e cosa sono gli sportivi, soprattutto i campioni. Quando è finito il campionato, e i tifosi juventini andavano in giro con i vari striscioni che contavano 30 scudetti, io mi sarei aspettato una dichiarazione immediata da parte di qualcuno, che ne so, dal presidente, dal capitano, dall’allenatore, uno juventino a caso che conti qualcosa, con le palle minime indispensabili per dire che la squadra si dissocia da queste cazzate da ragazzini. La giustizia sportiva ha detto che quei due scudetti non sono stati vinti, quindi noi, Juve, vecchia signora squadra gloriosa dalla storia secolare ecc ecc, rispettiamo tranquillamente la sentenza, perché abbiamo una reputazione, perché stiamo giocando a calcio e non a facciamoquellochecazzocipare, e soprattutto perchè a noi semplicemente non cambia nulla, perché siamo una squadra vincente, siamo cazzuti, siamo i migliori e altri due scudetti li rivinciamo quando ci pare, e a proposito: per settembre apparecchiate bene il culo, perché stiamo arrivando. Questo, dovevano dire, e non ci voleva un premio nobel o un filosofo morale, era semplice da pensare, semplice da dire e sarebbe stata davvero una bella cosa, una roba da cazzoni, ma da cazzoni leali, cazzoni che non hanno bisogno di barare, cazzoni irresistibili perchè sanno essere cazzoni rispettando le regole. Questo fa un campione, o una squadra di campioni, e non è pretendere chissà che cosa: è il minimo. Se l’avessero detto sarei diventato immediatamente juventino, giuro, però non l’hanno detto. Anzi, hanno ribadito, con fare da pessimi cazzoni, che ne hanno vinti 30, ne hanno vinti 30, ne hanno vinti 30 e Dio bono quanto non gliene frega un cazzo del resto. Perciò è un piacere, davvero un piacere, ascoltare il blub blub di quel baraccone triste che è il calcio mentre affonda giù nella merda.

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