Intervento Francesco Scrima (Coordinatore del lavoro pubblico CISL)
Il ddl sulla B.S. Contiene provvedimenti che non hanno in alcun modo carattere di urgenza. Le forze politiche devono intervenire con emendamenti per correggere un disegno di legge che in questa veste può fare solo male alla scuola.
Tre sono i punti che richiamano maggiormente l'€™attenzione:
1) La stabilizzazione del precariato: il provvedimento nella sua attuale formulazione mostra di essere stato ideato da chi non ha un reale contatto con il mondo della scuola.
Aver inserito l'articolo 12, con il divieto di stabilizzare il personale che ha lavorato 36 mesi risulta essere una sorta di Jobs Act €œalla trasteverina.
- Contratto: non si può inserire all’interno del ddl una norma che decontrattualizza il rapporto lavoro trasformandolo in rapporto suddito-sovrano. Le norme contenute nel ddl proseguono nell'€™iter di decontrattualizzazione del rapporto di lavoro avviato dal LGS. 150 del 2009 (Riforma Brunetta)
- Ruolo del Dirigente: non risulta vero che l’autonomia scolastica non ha funzionato per mancanza di poteri, ma perchè alla scuola sono state sottratte risorse. Occorre riportare un equilibrio dei poteri come sanzionato nella L.275 (n.d.r. “ Al Dirigente scolastico spettano autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane di cui al D. Lgs. 165- 2001, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali (DPR 275-99 arrt.16) secondo una visione sistemica ed una regia unitaria. Ha perciò competenza nell'€™attività gestionale legata all'€™attuazione del POF, del programma annuale e lo svolgimento dell'€™attività negoziale. Nella scuola vi deve essere dialogo tra le componenti.
Dal ddl si evincono diverse criticità
- I docenti di ruolo di fatto vengono privati del diritto di far domanda di trasferimento per non correre il rischio di essere coinvolti nella mobilità dell'€™organico funzionale.
- Come fa un Dirigente a entrare nel merito di tutte le competenze che è chiamato lui solo a valutare? ( si intende per le assunzioni dell' organico funzionale e dei bonus per il merito)
- E'necessario che il ddl tocchi il tema della stabilizzazione, coinvolgendo tutte le categorie con i diritti e aspettative acquisiti ( compresi gli idonei al concorso 2012 che secondo il ddl rimangono esclusi dal piano di assunzioni e chi ha lavorato 36 mesi nella scuola).
Il mondo della scuola deve mantenere equilibrio, ma fare pressione perchè il ddl venga cambiato.
In particolare si sottolinea l'€™annullamento del contratto, andando ben oltre il D.lgs. Brunetta che conservava alla materia contrattuale il tema della retribuzione.
Il contratto fermo al 2009 deve essere riaperto poichè la contrattazione è promuovere la partecipazione e la condivisione.
Il problema del precariato deve essere risolto.
Se non si negozia, il rapporto suddito-padrone, che il ddl rischia di introdurre, rovinerà il mondo della scuola.
Achille Massenti ( Snals)
L'€™autonomia vuole risorse e non si realizza dando dei poteri ad un organo monocratico che decide senza confronto. Il personale ATA è scomparso dal ddl dove non c'è cenno alle gambe amministrative che non vanno esternalizzate. Un Dirigente autorevole e non autoritario deve amministrare con armonia. Ci vuole un bilanciamento dei poteri del Dirigente da parte del Collegio docenti e da parte del Consiglio di Istituto perchè il Dirigente ha bisogno dell'€™apporto e del contributo di tutte le componenti.
Nell'€™art.11 del ddl (Valorizzazione del merito del personale docente) si parla di assegnazione della somma di 200 milioni al personale docente sulla base della valutazione dell'attività didattica in ragione dei risultati ottenuti in termini di qualità dell'€™insegnamento, di rendimento scolastico degli alunni e degli studenti, di progettualittà nella metodologia didattica utilizzata, di innovatività e di contributo al miglioramento progressivo della scuola. Cosa vuol dire? E' piu' bravo il docente i cui studenti hanno ottenuto tutti buoni risultati, cioè sono stati tutti promossi?
Sono stati aboliti i ruoli provinciali con l'€™istituzione degli albi regionali. Con la costituzione di questi albi regionali sarà una corsa all'acquisizione di titoli e master ( ma il titolo corrisponde poi all'€™effettiva competenza?) e la scuola sarà la scuola del conflitto e non quella della società .
Senatrice Puglisi (Responsabile del governo per la scuola)
La Senatrice sottolinea che la sua partecipazione all'€™incontro è segno della volontà di ascolto da parte del Governo per migliorare il testo del ddl. La scelta di fare un ddl invece del decreto Ú proprio un segno di questa volontà di ascolto. Altri governi non hanno mai aperto le consultazioni.
Rispetto al documento iniziale ci sono dei cambiamenti; alla scuola sono state assegnate non poche risorse e questo è in controtendenza con i Governi precedenti.
Vi è un messaggio positivo che il Governo ha voluto lanciare sul mondo della scuola cercando di risolvere alcuni dei problemi più urgenti, ad. es. quello della dispersione, che oscilla tra il 17% di alcune regioni al 26% di altre.
Il ddl vuole dare gambe alla autonomia che è stata varata da un altro governo di sinistra: intende dare ad ogni scuola la possibilità di prendersi cura del successo formativo degli studenti.
L'€™organico funzionale ci sarà con l'€™assunzione di 50.000 insegnanti che vengono assegnati alle singole scuole e non assunti dai Dirigenti.
Per il precariato si è iniziato dalla promessa di Fioroni di esaurire le Graduatorie ad esaurimento.
I 23.000 della scuola dell'€™infanzia restano in €œstand-bay e verranno utilizzati per la fascia 0-6.
Gli insegnanti di II fascia continueranno a lavorare; le graduatorie di Istituto non verranno soppresse perchè per le assenze dei docenti superiori a 10 gg. continueranno ad essere assegnate le supplenze. Questi insegnanti potranno poi fare i concorsi.
Gli scatti di anzianità sono rimasti e sono stati previsti 200 milioni per premiare il merito.
Gli interventi dei precedenti relatori non hanno messo in luce che nel ddl è prevista la formazione obbligatoria, che vede la risorsa di 40 milioni per i €œconsumi culturali€�.
Quanto alla questione del Dirigente scolastico, attenzione che €œL'€™ottimo è nemico del buono€�; non si possono alzare muri perchè la scuola ha già pagato. Lo è €œ strapotere€� del Dirigente è la responsabilità€� del Dirigente. Ciò che è scritto nel ddl è diverso dalla proposta Aprea dove si dava la possibilità di assumere direttamente dalle Graduatorie ad esaurimento. Nel ddl invece il Dirigente seleziona dagli albi personale già assunto per valorizzare la professionalità dei singoli docenti.
Nell'organico funzionale pieno tutti dovranno mettersi in discussione per il successo formativo.
Si apprezza la disponibilità della sen. Puglisi; tuttavia si rileva come nella procedura parlamentare il tempo necessario alla realizzazione di un ddl. Ú di 228 gg., quindi non si può evocare la fretta per indurre alla rapida approvazione, partendo dal presupposto che sono state fatte le consultazioni.
Al centro di tutte le riforme del Governo si ravvisa l’obiettivo comune di verticalizzare il rapporto di lavoro. Occorre farsi le domande giuste per trovare le risposte giuste: a cosa serve la scuola statale?
Questa è la domanda giusta.
Laura Massillo ( portavoce Fratelli d'€™Italia)
Occorre dare ruolo agli enti locali in sinergia con il MIUR per trovare altre risorse.
Riguardo l'€™integrazione degli stranieri ciò che tempo addietro veniva giudicato sbagliato ora è presente nel ddl , cioè l'equilibrio che nelle classi ci deve essere tra €œnativi€� e stranieri.
Sul merito si è tornati all'€™impianto Aprea ed è inaccettabile anche nella nuova prefigurazione.
La carriera va ripensata con altre opportunità per progredire. Si apprezza il collegamento scuola lavoro previsto nel ddl, purchè non si trasformi in un apprendistato.
Silvia Chimenti ( portavoce Movimento Cinque stelle)
Si chiede che non ci sia il ricatto da parte del Governo della discussione breve legata al tema delle assunzioni.
Il M5S ha avanzato una proposta che parte dalla contestazione di tre punti:
- No all'€™eccesso di deleghe sulla valutazione, il diritto allo studio etc.
- Assunzioni dei docenti della seconda fascia per evitare contenziosi
- No alla chiamata diretta da parte dei Dirigenti.
Si fa notare che all'€™art.7 del ddl c'è scritto che i docenti potranno insegnare anche materie diverse dalla loro.
-La proposta deve nascere dal confronto tra le categorie.
-Piano triennale-quinqennale di assunzioni, comprensivo dei docenti di seconda fascia.
-Sanare il guasto creato dalla Legge Gelmini che ha tagliato 90.000 cattedre generando il c.d. fenomeno delle classi pollaio. Solo questa è la terapia per evitare la dispersione scolastica.
Inoltre è opportuno mettere fine alla rigenerazione delle graduatorie, facendo si che dopo la laurea triennale segua un anno di tirocinio, con possibilità di assunzione a seguito di un concorso conclusivo.
Risulta evidente che la giornata è ispirata all'unità del mondo sindacale contro una scelta autoritaria.
Il paese è attraversato dalla povertà e dalla precarietà, investire nella scuola significa dare prospettive ai giovani del paese.
Ci sono dei valori a cui bisogna attenersi nel legiferare:
partecipazione, libertà , cooperazione.
La disponibilità all'€™ascolto reciproco deve avere dei paletti:
- Non si può usare il ricatto delle assunzioni per limitare i tempi della discussione
- La consultazione è stata una €œbufala ( i documenti delle scuole sono rimasti inascoltati, in alcuni casi, negli incontri previsti, le org. sindacali hanno parlato per appena 2 min.), occorre ascoltare e dare un peso reale ai sindacati.
- Nella bozza iniziale non vi erano i poteri unilaterali attribuiti al Dirigente.
- Per le assunzioni non si parla di numeri, ma di dignità delle persone; si è arrivati a 50.000 persone dalle iniziali 150.000 da cui si era partiti.
- E' scomparso il personale ATA ed altri 2000 assistenti tecnici saranno buttati in mezzo alla strada.
1) Un piano pluriennale per il precariato
2) Tenere aperto un doppio canale di reclutamento
3) Ragionare sulla possibilità di affidare ad un prossimo concorso le assunzioni future.
I sindacati non consegneranno ai giudici il potere di decidere sul problema delle assunzioni; sono pronte organizzazioni che speculano sul precariato.
L'€™On. Puglisi non ha convinto; se la scuola pubblica ha continuato a funzionare questo dipende dai docenti e anche dai Sindacati; con questo ddl si rischia di trasformare la scuola da presidio di democrazia in caserma; vi è un ritorno ad un meccanismo centralizzato e non certo un portare avanti l'€™autonomia, con il Ministero e i Dirigenti che diverrebbero i proprietari della scuola.
E' necessario un rinnovo del contratto nazionale con una maggiorazione delle retribuzioni e regole, il tutto con la finalità di perseguire la solidarietà e l'uguaglianza.