=movimento=
La più stretta eguaglianza dovette essere consacrata dai primi patti; che cosa avrebbe potuto spingere gli uomini, fino allora nemici di ogni distinzione, ad acconsentire alle rinunce e alle inferiorità? L’oblio di questa eguaglianza ha introdotto tra gli uomini: le false idee di felicità; lo smarrimento delle passioni; il deperimento della specie; le violenze, i torbidi, le guerre; la tirannide degli uni e l’oppressione degli altri; le istituzioni civili, politiche e religiose che, consacrando l’ingiustizia, finiscono per dissolvere le società dopo averle straziate a lungo. Lo spettacolo dei privilegi, del fasto e dei piaceri di cui non gode, fu e sarà sempre per la massa una fonte inesauribile di tormenti e d’inquietudine. Solo a un piccolo numero di uomini saggi è concesso di perseverarsi dalla corruzione; e la moderazione è un bene che il volgo non sa più apprezzare appena se ne è allontanato. Più privilegi si ottengono, più se ne desiderano, più si eccita la gelosia e la cupidigia; di qui tante imprese stravaganti; di qui l’insaziabile e delittuosa sete dell’oro e del potere; di qui gli odii, le violenze e le uccisioni; di qui le guerre sanguinose, causate dallo spirito di conquista e dalla gelosia di commercio che non danno mai un istante di requie all’infelice umanità.
LA REPUBBLICA DEGLI EGUALI
Il momento delle grandi rivoluzioni è giunto.
Il male è colmo; copre la faccia della terra.
Da troppi secoli vi regna il caos sotto il nome di politica.
Che tutto rientri nell’ordine e riprenda il suo posto.
Al richiamo dell’eguaglianza,
si organizzino gli elementi della giustizia e della felicità.
E’ venuto il momento di fondare la ”Repubblica degli Eguali”,
il grande asilo aperto a tutti gli uomini.
Sono giunti i giorni della restituzione generale.
Famiglie gementi,
venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per tutti i suoi figli.
-Filippo Buonarroti-