La resa dei conti a sinistra, e non solo

Creato il 29 novembre 2012 da Ilrattodellospazio
La "gioiosa macchina da guerra" di Renzi è lanciatissima per lo sforzo finale che trasporterà il giovane Matteo (che paese: un uomo di 37 anni deve vincere le elezioni facendosi chiamare "giovane"!) alla guida del paese. Bersani è preoccupato, e fa bene. Matteo Renzi è riuscito ad essere più presente in tv addirittura più del Berlusconi del tempo che fu. Non è possibile se alle spalle non hai un apparato (altro che Gori ex Mediaset) dotato di armamenti "pesanti". Chiunque sia andato a votare domenica scorsa ha potuto vedere con i propri occhi votanti che ben poco avevano a che fare con col centrosinistra, ed anche col voto in senso più ampio. Tanti, tantissimi anziani, soprattutto nonnette dai capelli azzurrini, più che giovani. Ed un voto raccolto soprattutto in provincia. Nelle grandi città è soprendente che i tradizionali elettori del PD conoscono quasi esclusivamente elettori bersaniani o vendoliani. Di renziani, tra chi vota da sempre PD, ce n'è pochi. E lo stesso nei forum, in rete. I renziani li trovi sul Corriere, fra i moderati, ed ovviamente nella rete renziana. Altrove sono rari. Ed allora si rafforza il sospetto che ci sia all'opera qualcosa di strano, una regia che sta facendo di tutto per spingere alla vittoria Renzi. Qualcosa che non è dentro il PD, eppure stiamo parlando delle primarie di quel partito. Quello che quasi certamente vincerà le prossime elezioni. Già. Per questo la battaglia sul rispetto delle regole adesso è cruciale. Renzi sin da subito è andato all'attacco, chiedendo un voto "sudamericano", gazebo in piazza e voto libero. Senza "burocrazia". Perchè è più facile portare così le "truppe cammellate" al seggio? Chi domenica ha votato si è reso conto di una procedura analoga a quella di una normale elezione. Preregistrazione, per creare la lista dei votanti, controllo del documento, per completare la procedura, assegnazione della scheda e voto. Non si può non avere il sospetto di chi è insofferente a regole minime e ragionevoli. E di chi ha fatto la vittima prima e dopo il congresso speciale che ha modificato lo statuto appositamente per farlo partecipare. Senza Bersani, che ha voluto la sua partecipazione, Renzi non avrebbe potuto nemmeno concorrere. Di gente insofferente alle regole e di straripante vittimismo ne abbiamo quattro lustri di troppo sulle spalle. Giovani o falsi giovani che siano.  Alcune considerazioni finali: - Renzi si decida fra Blair ed Obama, solo per gli elettori di centrodestra sono la stessa cosa, per un vero elettore PD le differenze sono notevoli (per inciso: Blair è quello a destra); - e finalmente si decida se è vicino a Marchionne (a parte la stima di qualche mese fa, c'è anche la privatizzazione dei servizi comunali che sta attuando) oppure ai lavoratori; - purtroppo con le sue dichiarazioni Renzi rappresenta un bel elemento di continuità col governo Berlusconi, almeno in molti elettori del PD, un po' di autocritica non guasterebbe; - tolta la patina, anche spessa, della rottamazione e del cambiamento, vorremmo capire cosa c'è veramente sotto, perchè gettare slogan inseguendo i sondaggi purtroppo fa molto Berlusconi (vedi sopra); - soprattutto, oltre a non andare in Africa, ci assicuri che in caso d isconfitta non urli ai brogli (come ha praticamente fatto domenica)  e con tale pretesto lanci una sua lista, tipo "giovani che salvano il paese!". p.s. immediatamente dopo l'esito delle primarie ho scritto che sanciva la fine di quelle del PDL, ne è quasi ufficiale la conferma.

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