La RESPONSABILITA' in ITALIA

Creato il 15 gennaio 2015 da Ritacoltellese
In questo Paese tante cose debbono cambiare e fra queste l'assunzione di Responsabilità
Stanchi e sfiduciati i cittadini italiani che non si rifugiano nel cinismo o nell'indifferenza sperano davvero fortemente che le cose possano cambiare.
Finché a pagare per gli errori di altri sarà il contribuente nulla cambierà. Finché chi crea danno ai contribuenti beneficierà della prescrizione, nulla cambierà.
Chi sbaglia paga. Proverbio popolare totalmente disatteso da tanti troppi anni in questo Paese, sopratutto a livello politico e a livello di chi gestisce grosse opere pubbliche.

Ricordate questo mio post dell'8 novembre 2014?
Porto pochi esempi presi qua e là: il muro sul fiume a Carrara costruito SENZA FONDAMENTA, la lettera di risposta, firmata da un Dirigente della Provincia di Carrara, alle preoccupazioni legittime di chi vedeva infiltrazioni di acqua.
Cosa farà il governo Renzi, la tanto tutelata magistratura a questo irresponsabile incompetente che ha messo il suo timbro di Dirigente e la sua firma certificando con certezza che "il muro teneva sicuro"? 

Cosa avranno fatto a costui? L'avranno rimosso? Retrocesso? Non sappiamo. Ma se non gli hanno fatto pagare l'irresponsabilità dimostrata costui continuerà a scrivere lettere insensate e a percepire uno stipendio per questo.
A fronte di tanta irresponsabilità impunita scopro, nella vita di ogni giorno, richieste di dover rispondere legalmente e con il proprio patrimonio personale per responsabilità che non ricadono necessariamente nell'azione diretta di chi la legge chiama a risponderne Porto degli esempi di cui sono venuta a conoscenza come farebbe un cronista qualsiasi: 1 - Chi dirige una struttura con una trentina di dipendenti nel campo alimentare deve occuparsi di varie incombenze amministrative, contabili, di gestione degli obblighi di legge legati al lavoro dei dipendenti, ma risponde personalmente sul piano penale se, ad esempio, un commesso sbaglia nel suo lavoro non applicando, per mera distrazione, un preciso passaggio obbligato dettato dalle regole di Legge per la sicurezza alimentare; non sarà lui a risponderne in caso di ispezione delle Autorità preposte ai controlli, ma sarà il Dirigente, che magari in quel momento non era presente, essendo necessariamente occupato altrove, ad essere denunciato e, in caso di condanna, a dover pagare la multa con il suo patrimonio personale.
Questa scoperta non ha stupito soltanto me, ma molte persone venute a conoscenza di come la Regola di Legge è stata ingiustamente formulata giacché, se è vero che chi dirige ha la responsabilità dell'insieme, è anche vero che di un errore di distrazione del singolo lavoratore dovrebbe rispondere il singolo lavoratore. E' irreale pensare che chi dirige una struttura complessa possa in ogni istante monitorare l'operato di ogni singolo dipendente. Eppure la legge invia in capo al Dirigente, e personalmente, l'errore del dipendente. 
2 - I Presidi delle Scuole Pubbliche sono stati recentemente cambiati in Dirigenti Scolastici. Questo cambiamento normativo, lungi da rendere il loro lavoro migliore, ha rovesciato sulle loro spalle un coacervo di incombenze, di obblighi e di relative responsabilità penali che hanno dell'incredibile. Costoro vengono chiamati a rispondere di tutto: dall'intonaco che si stacca dal soffitto per manutenzioni mal fatte da altre Istituzioni preposte a questo ufficio, a diatribe legali fra genitori ed insegnanti, a scioperi del personale che, per il Diritto Sindacale, non è tenuto ad informare preventivamente il Dirigente, fino al cattivo lavoro del personale amministrativo in caso di non rispetto, da parte di questo, di precise incombenze di sua competenza..
Quest'ultima questione, quale Funzionario dello Stato in pensione, la trovo assurda come l'esempio portato al punto 1.
Se, per sciatteria nello svolgimento del proprio lavoro, l'assistente amministrativo non invia entro una certa scadenza i contratti per le supplenze temporanee al Ministero del Lavoro, incombenza che va espletata entro il mese successivo alla stesura del contratto medesimo, il Dirigente Scolastico paga di tasca sua una multa di qualche migliaio di euro!
D'accordo che il Dirigente deve vigilare sull'insieme, ma sempre un essere umano solo è e non può avere l'onniscenza, l'onnipresenza e altro che la legge pretende.. Né capisco perché l'eventuale mancanza non vada in capo al pubblico impiegato che ne è l'autore materiale!
Concludendo: una somma di leggi e regole ha inteso caricare penalmente, con le relative conseguenze economiche personali, una serie di Dirigenze "di frontiera", sollevando, irragionevolmente il singolo dalle sue responsabilità, mentre, ad alto livello, si assiste ad un discarico di responsabilità che comportano grave danno alle Casse Pubbliche!
E' evidente che questa E' RESPONSABILITA' DI COMPETENZA POLITICA E QUALCOSA DEVE CAMBIARE!             
Da: La Repubblica.it

Il presidente dell'Anas in Senato: "Grave errore sul viadotto"

Ciucci sentito dalla commissione Lavori pubblici sul caso Scorciavacche: "Il cedimento della rampa di accesso imputabile alla progettazione o alla costruzione. Non escludo un risarcimento per danno di immagine". "C'è stato un errore grave perché un cedimento della rampa di accesso non può verificarsi nè dopo sette giorni nè dopo sette anni nè mai, ma non c'è stato nessun crollo del viadotto". Lo ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, in audizione davanti alla commissione Lavori pubblici del Senato sul viadotto Scorciavacche in Sicilia chiuso una settimana dopo l'inaugurazione. Il presidente dell'Anas ha precisato che il problema "potrebbe essere dovuto o a un errore di progettazione o di costruzione". 
Il caso del viadotto sollevò anche l'ira del presidente del Consiglio Renzi che con un tweet disse chiaro che il responsabile avrebbe pagato.
"Le responsabilità saranno accertate - ha continuato il presidente dell'Anas -operiamo nel rispetto dell'indagine della procura e opereremo al recupero del danno, che sembrerebbe quantificabile in 200 mila euro e ripristinabile in poche settimane, senza alcun onere per la finanza pubblica e sul bilancio Anas". 
Ciucci ha spiegato che "resta impregiudicata la possibilità di ottenere il ristoro di ogni ulteriore danno, compreso quello di immagine".

Il viadotto Scorciavacche


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